"Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione"
Robert Francis Kennedy

martedì 30 dicembre 2008

Santi Laici

"Mi rendo conto che c’è un’enorme confusione sul problema della mafia. I mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a volte sono ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in questo momento sono ai vertici della Nazione." Giuseppe Fava
Se si scorre l'elenco dei Santi Laici, la prima reazione è un senso di vertigine. Un'impressione che si può provare solo di fronte all'abisso, al vuoto di un precipizio senza fine. Non è un semplice, e lunghissimo, elenco di omicidi di carabinieri, poliziotti, magistrati, politici, giornalisti, sacerdoti e cittadini. È un fiume di sangue che percorre la nostra Storia. Un massacro sul quale si fonda e vive la nostra Repubblica. Chiudete gli occhi e pensate a questi uomini e donne che hanno sacrificato la vita per lo Stato. E immaginate il loro ruolo nella guida della Nazione, se fossero ancora in vita. Borsellino presidente della Repubblica, Falcone ministro della Giustizia, Don Puglisi cardinale, Ambrosoli presidente del Consiglio, Fava direttore del Corriere della Sera. Poi aprite gli occhi e vedete la realtà desolante di prescritti, mafiosi, condannati in Parlamento e dell'informazione in mano ai loro servi. Vi chiederete perché, in così tanti, hanno dato la vita. Cosa li ha spinti. Io credo che la loro coscienza li abbia costretti a farlo. Non avevano semplicemente altra scelta. Non potevano voltarsi da un'altra parte. Molti sapevano di essere condannati. In questo simili al Cristo dei Vangeli che accettava il martirio, pur potendo sfuggirvi. Gli onesti sono tollerati solo se non denunciano il Sistema, quella galassia di criminalità organizzata, massoneria deviata e corruzione politica che governa l'Italia. Fino a ieri in modo occulto, oggi in modo sfacciato, plateale. Il Sistema agisce nei confronti degli onesti per gradi. Prima cerca di comprarli, poi li minaccia. Se fallisce, allora li isola e se questo non è sufficiente, dopo averli isolati, li uccide. L'isolamento da parte delle istituzioni e dei media è il campanello d'allarme. L'ultima chiamata. Centinaia di persone lo hanno sentito e hanno tirato dritto. A loro dovrebbero essere intitolate le vie e le piazze d'Italia. Quelle che i politici vogliono dedicare al latitante Bettino Craxi. Davanti a Montecitorio ci dovrebbe essere una lapide con i loro nomi in caratteri d'oro, in ordine alfabetico. Il mio augurio per il 2009 è di non lasciare perdere, di non lasciare più perdere nulla. Nessuno è al di sopra della legge e i delinquenti vanno chiamati solo con il loro nome. Non voltatevi più dall'altra parte, ma solo dalla vostra parte. I Santi Laici, da lassù, vi daranno una mano. "No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere…". Dalla lettera di Giacomo Ulivi, partigiano, assassinato dai fascisti nella Piazza Grande di Modena il 10 novembre 1944. Beppe Grillo

domenica 28 dicembre 2008

C'è crisi, ma non per le auto blu. Italia record mondiale

Sono 607.918. Mappatura di un privilegio che nessuno vuole tagliar.

Auto blu, le più gettonate dai contribuenti

Casta da record Le cifre dello sperpero sono da record: servono oltre 18 miliardi di euro per mantenere questo esercito di auto blu tra stipendi di autisti e spese per pieno e pedaggi, solo per tenerle pulite occorrono 11,4 milioni di metri cubi d'acqua e per parcheggiarle tutte non basterebbe la superficie dell'isola di Ponza. La denuncia è dell'associazione contribuenti.it.

Tra le spese folli dei comuni anche il noleggio di una Maserati come questa per "trasferte disimpegnate".
Brava a leasing Un altro modello prediletto dagli enti pubblici. Nei garage delle pubbliche amministrazioni dimorano macchine di cilindrata varia. Solo due anni fa le macchine in dotazione alle pubbliche amministrazioni erano 574.215. Nonostante il clamore per gli sprechi, sono aumentate del 6%. Crisi da rottamare Allo Stato mantenere quest'esercito di auto costa 18,2 miliardi di euro: l'importo di una finanziaria Lancia K
Un prototipo istituzionale, appannaggio di enti locali che non intendono osare nel prezzo. In Francia i politici possono contare su 64mila vetture pubbliche, appena un decimo degli standard italiani.

Thesis da lanciare

Ottiene consensi il modello della Lancia. Se si dovessero parcheggiare tutte insieme, servirebbe un’area pari a 1.065 campi di calcio. Altro che un box-auto

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venerdì 26 dicembre 2008

Guerra civile in Grecia. I prossimi Italia o Francia?

Guerra civile in Grecia. I prossimi Italia o Francia? E' la prima rivolta "ufficiale" della crisi, quella scoppiata negli ultimi giorni in Grecia. I giornali riportano praticamente un'unica notizia: la polizia ha ucciso a sangue freddo un ragazzino, Alexandros Grigoropoulos, e gli studenti, furibondi, stanno mettendo a ferro e fuoco il Paese.
Ma se si va a ravanare in fondo agli articoli si trova anche altro, come questi due brevi paragrafi di Repubblica:
Le banche greche che hanno investito senza grandi ritorni ingenti capitali nelle "paludi" balcaniche, hanno da un giorno all'altro stretto i cordoni della borsa. E un Paese che si credeva ricco e viveva al di sopra dei propri mezzi ha improvvisamente dovuto fare i conti con la realtà. Gli scandali hanno fatto il resto. Corruzione, mazzette. Ogni giorno se ne scopre uno. Senza contare che proprio in queste ore è in discussione in Parlamento una legge finanziaria che promette solo lacrime e sangue. E infine la ventilata riforma universitaria. Meno fondi all'istruzione pubblica per favorire la nascita di atenei privati.
Nulla di nuovo sotto il sole. E nessuno racconta, ad esempio, che le rivolte sono cominciate durante uno sciopero indetto dalle infermiere per protestare contro i tagli del governo, e che gli studenti di medicina hanno preso in ostaggio il Ministro della Sanità per un'ora per costringerlo ad ascoltarli. Non si dice che era già indetto uno sciopero generale, che gli studenti in piazza sono accompagnati dai professori, che tutte le università sono occupate da giorni, e che persino i pensionati sono scesi a protestare. Se il governo pare tentare trattative è proprio per questo: perché per la strada non ci sono solo blac bloc, ma anche famiglie e anziani. dal blog criticamente.it

mercoledì 24 dicembre 2008

Lettera a Babbo Natale

"Caro Babbo Natale, nel 2008 non sono stato buono, anche quest’anno ho mandato a fanculo tanta gente. Ho trattato male i giornalisti, gli editori, i politici, gli imprenditori con le pezze al culo. Portami lo stesso qualcosa. Te lo prometto, l’anno prossimo cambierò. E’ un fioretto che ti faccio. Sarò ancora più cattivo, più fetente, non perdonerò più niente a nessuno. Il 2009 sarà il mio Vaffanculo Year. Tu che porti regali a tutti. Tu che hai trasformato la nascita di Gesù in un supermercato. Tu che sei il nonno dello psiconano e che gli hai suggerito la social card. Tu, con le tue renne, che fai il testimonial del consumismo. A te chiedo in questa notte di portami alcuni doni per l’anno che verrà. Non far morire più gli operai, 1.300 sono scomparsi nel 2008, hanno già dato. Cambia categoria, passa ai politici e ai direttori di giornali e delle televisioni. Un piccolissimo incidente sul lavoro a Riotta o a Vespa o a Giordano, una telecamera sul piede. Una disgrazia lieve a Cicchitto, a Gasparri o a D’Alema, una pensione minima e un monolocale in un ballatoio di periferia. Porta una sveglia con una suoneria eccezionale a Morfeo Napolitano e, se serve, anche un apparecchio acustico e un paio di occhiali. Forse si sveglierà e vedrà nella giusta luce giudiziaria il suo ex compagno Bassolino e si vergognerà del Lodo Alfano. Ai precari, ai disoccupati, ai padri di famiglia, alle madri single, agli extracomunitari finiti in questo delirio che è l’Italia regala la speranza di un Paese democratico e civile, nel 2009 oltre alla speranza non avranno altro. Allo psiconano regala dieci giudici della scuola di Paolo Borsellino dalle Procure d’Italia. Nella slitta non caricare avvocati, ne ha già troppi in casa e in Parlamento. Con loro passa i sabati e le domeniche a giocare a guardie e prescritti. Lui fa la parte del prescritto, è quella che gli viene meglio. Portagli anche un elicottero della marca di quello di Ceaucescu, nel 2009 può tornargli utile. A Tremonti non portare nulla. Lui gioca da sempre con i condoni e con le aste pubbliche dei titoli di Stato. Cerca di vendere i debiti della politica ai cittadini. Non dargli più i nostri soldi. Un’asta dei BOT deserta a primavera gli cambierà la vita. Potrà ritirarsi sotto falso nome nel Parco dello Stelvio insieme al figlio di Bossi. Alla Lega dagli questo federalismo, è trent’anni che Umberto Garibaldi lo vuole. Porta la Mafia e la Camorra e la Ndrangheta anche nelle valli bergamasche e nell’edilizia lombarda. Ognuno deve avere la sua Mafia federale. Ma questo lo hai già fatto, mi dimenticavo. A tutti gli italiani porta un muro. Alto come quello di Berlino. Lungo come la muraglia cinese. Più resistente delle mura di Gerico. E falli schiantare contro per risvegliarli prima che sia troppo tardi. Buon Natale a tutti gli italiani onesti." Beppe Grillo

sabato 20 dicembre 2008

Gnocca Time: L'agenda del Premier

dal blog orazero
Sorriso a quarantasei denti, fisico alla Napoleone Bonaparte, capelli in nylon sempre ordinati e bugiardo, decisamente bugiardo. Questo è l'identikit dell'uomo di successo di oggi, che un giorno è presidente di una squadra di calcio e un altro presidente del Consiglio; un giorno tratta con i mafiosi e l'altro si fa le showgirls, promettendogli la luna, anzi, un Ministero. E' l'uomo moderno che piace (a circa il 38,174% degli italiani votanti), bello e dannato.
Ma che vuoi, la vita di un sex symbol è dura, a prescindere se sei anche Presidente del Consiglio, amico dei mafiosi, iscritto alla P2 o imputato in decine di processi. Prima la gnocca e poi il lavoro. Prima il dovere e poi il piacere.
Il settantenne più bello di Arcore, durante l'ultimo Consiglio dei Ministri svoltosi un paio di giorni fa, mostrava di sfuggita un fogliettino alla platea distante dicendo "guardate quanti impegni ho!".
I fotografi riuscivano a fotografare il momento in cui il foglio era rivolto verso la platea e gli impegni del latin lover prescritto sono resi pubblici. Parliamone.
Si legge così:
Impegni del Presidente Silvio Berlusconi Mercoledi 30 luglio 2008
9.40 - Uscita da casa. Primo vero impegno importante.
10.00 - Decollo in elicottero.
10.30 - ENEL - Civitavecchia. Inaugurazione di una centrale elettrica. Tutti aspettavano Berlusconi ma lui non si è presentato alla cerimonia e quindi, se davvero è uscito di casa alle 9.40, fino alle 12 non ha fatto proprio nulla.
12.00 - Yushchak. Di che si tratta? A Roma c'è una modella ucraina ventunenne di nome Marianna Yushchak, ma suvvia, potrebbe mai inserire nella sua lista di impegni e visite quelli con soubrette, attrici o modelle??
13.00 - Masi. Segretario Generale della Presidenza del Consiglio.
13.30 - Senato, colazione 80 anni Cossiga. Eh sì perchè quando il Presidente del Consiglio deve giurare fedeltà allo Stato, deve anche giurare di presiedere le cerimonie in cui i senatori soffiano sulle candeline. Tralasciando che le 13.30 non sono un orario normale per fare colazione, Cossiga ha preferito annullare la colazione che quindi non si è svolta.
16.00 - Previti, Manna, Troise. Chi sono queste figure inserite tra gli impegni del Cavaliere? Cesare Previti è oggi un avvocato in affidamento ai servizi sociali e condannato in 3 diversi processi. Evelina Manna (per vedere la foto clicca QUI) è una delle modelle che voleva raccomandare Berlusconi a Saccà, come rivelavano le intercettazioni. Antonella Troise è l'altra ragazza nominata del bel Silvio al telefono con Saccà (per la foto clicca QUI).
19.00 - Di Girolamo. Nunzia De Girolamo è una bella deputata trentatreenne del Pdl (per la foto clicca QUI) a cui due mesi fa Silvio mandò, durante una seduta parlamentare, un bigliettino con su scritto "vi autorizzo ad andarvene! Molti baci a tutte e due!!". Un pò come si faceva tra i banchi di scuola con le ragazzine più carine.
19.30 - Bossetti. ???
20.30 - Selvaggia. Il nome è tutto un programma.
Sardegna per compleanno di Barbara. La giornata molta stancante si conclude con i festeggiamenti per il compleanno della figlia Barbara.
In basso c'è scritto a penna: "al Presidente n.1", "N.1 con più vittorie", "Al Presidente più vittorioso della storia del calcio", "Milan a.c. n.1 nella storia del calcio", "campione del mondo". Ecco, scrivere sul proprio foglio degli impegni istituzionali (o extraconiugali se vi pare) che egli stesso è il presidente più vittorioso della storia del calcio e n.1 con più vittorie è qualcosa di meraviglioso. Da ricovero.
Questa è la giornata tipo del Presidente del Consiglio: feste, colazioni in differita e gnocca.

venerdì 19 dicembre 2008

Difendiamo la Costituzione - Firma l'Appello

Firma l'appello cliccando sul libro sulla destra
Con l’annuncio di Silvio Berlusconi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza si è giunti al culmine di un’escalation, iniziata tre lustri fa, che porta dritto e di filato a una dittatura di un solo uomo che farebbe invidia a un generale birmano.Da un punto di vista formale la cosa è legittima. La nostra Carta prevede, all’articolo 138, i meccanismi per modificare le norme costituzionali. Ma farlo a colpi di maggioranza lede i fondamenti stessi della liberal-democrazia che è un sistema nato per tutelare innanzitutto le minoranze (la maggioranza si tutela già da sola) e che, come ricordava Stuart Mill, uno dei padri nobili di questo sistema, deve porre dei limiti al consenso popolare. Altrimenti col potere assoluto del consenso popolare si potrebbe decidere, legittimamente dal punto di vista formale, che tutti quelli che si chiamano Bianchi vanno fucilati. Ma la Costituzione non ha abolito la pena di morte? Che importa? Si cambia la Costituzione. Col consenso popolare. Elementare Watson. Senza contare che a noi la Costituzione del 1948 va bene così, e non si vede un solo motivo per stravolgerla (altra cosa è qualche ritocco sporadico per aggiornarla). Com’è possibile che in una democrazia si sia giunti a questo punto? Non fermando Berlusconi sul bagnasciuga, permettendogli, passo dopo passo, illiberalità e illegalità sempre più gravi. Prima il duopolio Rai-Fininvest (poi Mediaset) che è il contrario di un assetto liberal-liberista perché ammazza la concorrenza e in un settore, quello dei media televisivi, che è uno dei gangli vitali di ogni moderna liberaldemocrazia. Poi un colossale conflitto di interessi che si espande dal comparto televisivo a quello editoriale, immobiliare, finanziario, assicurativo e arriva fino al calcio. Quindi le leggi “ad personas”, per salvare gli amici dalle inchieste giudiziarie, “ad personam” per salvare se stesso, il “lodo Alfano”, che ledono un altro dei capisaldi della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Infine una capillare, costante e devastante campagna di delegittimazione della Magistratura non solo per metterle la mordacchia (che è uno degli obbiettivi, ma non l’unico e nemmeno il principale della cosiddetta riforma costituzionale), ma per instaurare un regime a doppio diritto: impunità sostanziale per “lorsignori”, “tolleranza zero”, senza garanzia alcuna, per i reati di strada, che sono quelli commessi dai poveracci.Presidente del Consiglio, padrone assoluto del Parlamento e di quei fantocci che sono i presidenti delle due Camere, padrone assoluto del centro-destra, se si eccettua, forse, la Lega, padrone di tre quarti del sistema televisivo, con un Capo dello Stato che assomiglia molto a un Re travicello, Silvio Berlusconi è ormai il padrone assoluto del Paese e si sente, ed è, autorizzato a tutto. Recentemente ha avuto la protervia di accusare le reti televisive nazionali, che pur controlla nella stragrande maggioranza (ieri, in presenza del suo inquietante annuncio, si sono occupate soprattutto della neve), di “insultarlo”, di “denigrarlo”, di essere “disfattiste” (bruttissima parola di fascistica memoria), di parlare troppo della crisi economica e quasi quasi di esserne la causa (mentre lui, il genio dell’economia, non si era accorto, nemmeno dopo il crollo dei “subprime” americani, dell’enorme bolla speculativa in circolazione).Poi, non contento, ha intimidito i direttori della Stampa e del Corriere (il quale ultimo peraltro se lo merita perché ha quasi sempre avallato, con troppi silenzi e qualche adesione, tutte le illegalità del berlusconismo) affermando che devono “cambiare mestiere”.Questa escalation berlusconiana ci spiega la genesi del fascismo. Che si affermò non in forza dei fascisti ma per l’opportunismo, la viltà, la complicità (o semplicemente per non aver capito quanto stava succedendo) di tutti coloro che, senza essere fascisti, si adeguarono.Ma sarebbe ingeneroso paragonare il berlusconismo al fascismo. Ingeneroso per il fascismo. Che aveva perlomeno in testa un’idea, per quanto tragica, di Stato e di Nazione. Mentre nella testa di Berlusconi c’è solo il suo comico e tragico superego, frammisto ai suoi loschi interessi di bottega.Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata. A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio? “A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini quando lottava contro il totalitarismo. O per finirla in modo più colto: “Se tutto è assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto è permesso”.
Massimo Fini
Marco Travaglio

HOMO ITALICUS POTENS

L'Homo Italicus Potens popola le grandi città italiane, si nutre del sangue e del sudore di suoi simili, principalmente i più giovani e brillanti. Gli esemplari più longevi e agguerriti vivono nei pressi di Milano e Roma, riuniti in lobby impegnate in traffici leciti e meno leciti. La sua estinzione è attesa con trepidazione del resto degli italiani, in primo luogo da quei ragazzi, portatori di nuove idee, che sono ancora oggi la sua principale fonte di sostentamento.

giovedì 18 dicembre 2008

Le profezie Hopi

Le profezie Hopi

All'arrivo degli europei, gli indiani erano forse più di 5 milioni, aggruppati in 400 tribù e in circa 300 famiglie linguistiche. In prevalenza erano cacciatori nomadi, non mancava tuttavia l'agricoltura, basata soprattutto sul mais, che veniva praticata per integrare il cibo ottenuto dalla caccia e dalla pesca.

La civiltà indiana era basata su una cultura complessa e con valori molto diversi da quelli delle culture europee. Molto importante era la vita comunitaria delle tribù. Tra gli indiani non esisteva la proprietà privata e la terra era un bene di tutti. Gli indiani per questo non riuscivano a capire i primi coloni bianchi che volevano acquistare i terreni
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La fine di tutti i rituali Hopi avverrà quando un Kachina si toglierà la maschera durante una danza nella piazza davanti ai bambini non iniziati. Per non pò non ci saranno più rituali né fede. Allora Oraibi sarà rinnovato nella fede e nel rituale, segnando l'avvio di un nuovo ciclo della vita Hopi. «La terza guerra mondiale sarà iniziata da quei popoli che per primi hanno rivelato la Luce (la divina saggezza o intelligenza) negli antichi paesi (India, Cina, Nazioni Islamiche, Africa). Gli Stati Uniti saranno distrutti, paese e popolo, dalle bombe atomiche e dalla radioattività. Solo gli Hopi e la loro terra madre saranno preservati come un'oasi in cui i profughi potranno fuggire. I rifugi contro le bombe sono un inganno». Ci sono solamente i materialisti che tentano di costruire rifugi. Coloro che hanno la pace nel loro cuore sono già nel grande rifugio della vita. Non ci sono rifugi contro il male. Coloro che non hanno preso parte alla divisione ideologica del mondo sono pronti a riprendere la vita in un altro mondo, che siano neri, bianchi, rossi o gialli. Essi sono tutt'uno, fratelli. «La guerra sarà un conflitto spirituale combattuto con mezzi materiali. I mezzi materiali saranno distrutti dagli esseri spirituali, che rimarranno per costruire un unico mondo ed un'unica nazione sottomessi ad un unico potere, quello del Creatore». «Il tempo non è lontano. Esso verrà quando il Saquasohuh (Stella Blu) Kachina danza nella piazza e si toglie la maschera. Egli rappresenta la stella blu, lontana ed ancora invisibile, che farà presto la sua apparizione (alcuni portavoce Hopi suggeriscono che la Hale-Bopp sia la Stella Blu). Il tempo è predetto da un canto cantato durante la cerimonia Wuwuchim. Esso fu cantato nel 1914 appena prima della 1^ guerra mondiale, e nuovamente nel 1940 prima della 2^ guerra mondiale, descriveva la disunione, la corruzione e l'odio che contaminavano i rituali degli Hopi, gli stessi mali che nel seguito si stavano propagando sul mondo. Lo stesso canto è stato cantato nel 1961 durante la cerimonia Wuwuchim». «L'ingresso al Quinto Mondo futuro è cominciato. Lo stanno costruendo le umili popolazioni delle piccole nazioni, tribù e minoranze razziali. Voi potete leggere questo nella Terra stessa. Le forme delle piante dei Mondi precedenti stanno cominciando ad uscire come germogli. Questo potrà originare una nuova branca della botanica se vi sarà qualcuno abbastanza saggio da studiarli, o nello studiarli. Lo stesso tipo di semi sono stati piantati nei nostri cuori. Tutti questi sono gli stessi, dipende solo dal vostro punto di vista. Questo è ciò che crea il sorgere al prossimo Quinto Mondo». «Questo comprende le nove più importanti profezie Hopi, connesse con la creazione dei nove mondi: i tre mondi precedenti a quello in cui viviamo, il presente Quarto Mondo, i Tre Mondi futuri che noi abbiamo ancora da sperimentare, ed il mondo di Taiowa, il Creatore, e sua nipote, Sotuknag». La Profezia Hopi: il nono ed ultimo segno è in procinto di avverarsi? Piuma Bianca, Clan dell'Orso, Tribù Hopi Il Quarto Mondo finirà presto ed il Quinto Mondo comincerà. Questo era ovunque risaputo dagli Anziani. I segni si sono manifestati nel periodo di molti anni e pochi devono ancora manifestarsi. Il Primo Segno Noi eravamo informati dell'arrivo degli uomini dalla pelle bianca, simili ai Pahana (Hopi), ma che non vivevano come i Pahana. Questi uomini hanno preso la terra che non è loro ed hanno colpito i loro nemici col Tuono (fucili). Il Secondo Segno Le nostre terre vedranno l'arrivo di Ruote che Girano colme di Voci (carri coperti). Il Terzo Segno Strani animali simili al bufalo, ma con grandi lunghe corna copriranno la terra in gran numero (bovini a corna lunghe). Il Quarto Segno La terra sarà attraversata da serpenti di ferro (le ferrovie). Il Quinto Segno La terra sarà intersecata da gigantesche tele di ragno (linee elettriche e telefoniche). Il Sesto Segno La terra sarà intersecata da fiumi di pietra che creano figure nel sole (i rilevati stradali ed il loro creare miraggi). Il Settimo Segno Tu sentirai di un mare diventato nero e di molti esseri viventi morti a causa sua (pozzi di petrolio). L'Ottavo Segno Tu vedrai molti giovani che portano i loro capelli lunghi come quelli del nostro popolo venire ed unirsi alle tribù per imparare la nostra via e la nostra saggezza (Hippies). Il Nono ed ultimo Segno Tu sentirai di un luogo abitato nei cieli, sopra la terra, che cadrà con grande fragore. Esso apparirà come una stella blu. Molto presto, dopo questo avvenimento, le cerimonie del popolo Hopi cesseranno. Questi sono i Segni che la grande distruzione è arrivata: - Il mondo sussulterà su e giù. - L'uomo bianco combatterà i popoli di altre terre, quelli che possiedono la prima luce della saggezza. - Ci saranno molte colonne di fumo e fuoco come quelle che l'uomo bianco ha già fatto nel deserto non lontano da qui. Quelli che abitano e vivono nella terra degli Hopi saranno salvi. Allora ci sarà molto da ricostruire. E presto, molto poco dopo, i Pahana torneranno. Essi porteranno con loro l'Aurora del Quinto Mondo. Essi pianteranno i Semi della Saggezza nei nostri Cuori. Almeno ora i semi sono stati impiantati. Questi spianeranno la via per Emergere nel Quinto Mondo. Un'altra profezia Hopi avverte che niente dovrà essere riportato dalla Luna. Se questo sarà fatto, gli Hopi avvertono, l'equilibrio delle Leggi e Forze Naturali sarà disturbato, con risultato (della comparsa) di terremoti, importanti cambiamenti a livello metereologico, squilibri sociali. Tutto questo sta accadendo oggi, sebbene ovviamente non necessariamente (solo) per le rocce della Luna. Il 7 agosto 1970 l'apparizione di uno spettacolare UFO fu testimoniata da dozzine di persone e fotografata da Chuck Roberts del Corriere di Prescott. Questo è capitato dopo una "chiamata UFO" di diversi indiani Hopi come un parziale compimento di una certa iscrizione sulla Seconda Mesa, un avvertimento dell'arrivo del Giorno della Purificazione, quando i veri Hopi voleranno verso altri pianeti in "vascelli senza ali". I sopravvissuti del Grande Diluvio, migliaia di anni fa, si divisero in quattro gruppi che si diressero in tutte quattro le direzioni. Solo un gruppo completò il suo viaggio, al Polo Nord e oltre (al di dietro), sotto la guida di una Brillante Stella in cui viaggiava il Grande Spirito Massau'u. All'arrivo, dopo la discesa, egli creò un petroglifo sulla Seconda Mesa, raffigurante una fanciulla che viaggia in un veivolo senza ali a forma di cupola. Il petroglifo significava l'arrivo del Giorno della Purificazione quando i veri Hopi sarebbero volati verso altri pianeti in "vascelli senza ali". Gli Hopi hanno anche predetto che quando il cuore della Terra assegnata agli Hopi fosse stato scavato (the heart of the Hopi land trust is dug up), l'equilibrio della natura sarebbe stato gravemente disturbato, poiché la Sacra Terra degli Hopi è l'immagine microcosmica dell'intero pianeta; ogni violazione della Natura nella regione dei Quattro Angoli sarà riflessa ed amplificata su tutta la Terra. Martin Gasheseoma ha detto recentemente: «gli Anziani Hopi ci hanno raccontato che quando le piante fossero fiorite nel mezzo dell'inverno sarebbe stato necessario andare a Santa Fe per avvertire tutti delle sofferenze e distruzioni a venire, se non avessero cambiato il loro modo di vivere. Lo scorso anno, nel mezzo dell'inverno, le piante hanno cominicato a fiorire». Quanta sofferenza e distruzione accompagnerà il tempo della purificazione, e quale sarà il risultato finale? Martin Gasheseoma prevede un giudizio davanti ad un grande specchio e morte per coloro che sono malvagi e depravati, con solo una manciata di persone sopravvissute in ogni nazione oltremare che verranno allora in questo continente, «che noi chiamiamo paradiso». «Tutte le sofferenze sopraggiungenti in questa terra con tornado, inondazioni e terremoti sono portate dal soffio (sospiro?) di Madre Terra poiché Essa è addolorata», dice Roberta Blackgoat (Capra Nera), una anziana della Nazione indipendente Dineh (Navajo) delle Grandi Montagne. Essa spiega che l'area dei Quattro Angoli è particolarmente Sacra perché Essa letteralmente contiene gli organi interni di Madre Terra, carbon fossile e uranio, che l'Ufficio per gli Affari Indiani ha concesso di estrarre alla Peabody Coal Mine. «Essi stanno cercando di estrarre i suoi preziosi organi per denaro», afferma Blackgoat (Capra Nera). «Mio nonno mi ha raccontato che il carbone è come il fegato di Madre Terra e l'uranio è insieme cuore e polmoni di Madre Terra». Roberta Blackgoat (Capra Nera) Gli Hopi e i Navajo tradizionali stanno combattendo lo sfruttamento minerario. Questi problemi di vita e morte saranno definiti al ritorno di Pahana, e vi è abbondanza di teorie sull'identità di Pahana. Poiché Pahana è stato anche detto il Fratello Bianco, e poiché egli torna da Est, gli Hopi dei secoli passati si domandavano se potesse essere uno spagnolo o un inglese escogitando sistemi per individuare il vero Pahana, compresa la conoscenza del saluto di fratellanza, le somiglianze di fede religiosa, il possesso della parte perduta della tavola di pietra. Molti sono stati sottoposti a questa indagine, compressi cattolici, battisti, mormoni, ma nessuno è stato convincente per l'Hopi tradizionale.
Tratto da "Profezie del Popolo Rosso"

mercoledì 17 dicembre 2008

Terza guerra mondiale?

di Giulietto Chiesa - da aprileonline.info

Stanno accadendo cose strane. Il presidente americano dice che siamo sull'orlo della terza guerra mondiale. Quello russo replica annunciando di avere un programma di riarmo nucleare e strategico senza precedenti, e che lo realizzerà entro il 2015. Il primo dei due è in grado di realizzare la minaccia. Il secondo, adesso, anche.

Sul fatto che il primo sia capace di fare quello che annuncia non dovrebbero esserci dubbi. Ha scatenato la guerra in Irak dopo avere inventato, letteralmente inventato, una decina di argomenti, tutti falsi. E ha ammazzato almeno 600 mila iracheni, oltre che quasi quattromila soldati americani.

Sul fatto che il secondo sia in grado di mantenere la parola, anche, non dovrebbero esserci dubbi. I denari adesso li ha. Siamo noi a darglieli perché gli compriamo gas, petrolio e ogni altra materia prima essenziale. E il bello è che non abbiamo scelta, perché lui le materie prime le ha, e noi non le abbiamo. E non abbiamo neanche le energie alternative rinnovabili, perché siamo stati stupidi e imprevidenti, e continuiamo a esserlo.

E, intanto il prezzo del petrolio è salito, e continuerà a crescere, per le ragioni suddette. Dunque Vladimir Putin – che resterà al potere, come ci ha detto almeno i prossimi cinque anni, cioè fino al 2012, cioè ancora molto vicino a quel 2015 di cui sopra – potrà fare quello che promette.

Nel frattempo il dollaro scende in rapida picchiata e la crisi degli Stati Uniti si accentua a tal punto che i banchieri centrali europei cominciano a chiedersi se gli convenga continuare a sostenere l'indebitamento americano. Hanno fatto i conti: la Banca Centrale Europea ha sganciato oltre 120 miliardi di dollari (prendendoli dalle nostre tasche) per coprire i buchi delle speculazioni immobiliari americane e per quelli dei fondi d'investimento europei che hanno investito in quelle speculazioni truffaldine.

C'entra tutto questo con il rullare, sempre più assordante, dei tamburi di guerra?

C'entra, e molto da vicino. Perché gli Stati Uniti hanno un mezzo molto semplice e sbrigativo per impedirci di fare i conti nelle loro tasche: fare la guerra e rimescolare tutte le carte.

Direte. Ma è una follia!

E io sono d'accordo. Ma questo non cambia i dati del problema. L'Iran non ha la bomba atomica e non l'avrà nei prossimi dieci anni. Non ha i missili strategici intercontinentali e non li avrà nei prossimi dieci anni. Se lo si vuole annientare adesso, subito, è perché Washington non ha tempo di aspettare. L'Iran di Ahmadinejad è la dantesca donna dello schermo. La prova regina è il nuovo scudo stellare che Bush ha deciso di installare in Europa (senza nemmeno consultare gli europei e perfino la Nato ), mettendosi d'accordo direttamente con Varsavia e Praga. Ufficialmente per difendere l'America e l'Europa dai missili inesistenti di Teheran. In sostanza per aprire un fronte nuovo di tensione con la Russia e per mettere ancor più l'Europa contro la Russia.

Putin l'ha capito. Anche Hu Jintao l'ha capito. Entrambi si armano perché sanno che dopo toccherà a loro.

martedì 16 dicembre 2008

Capezzone e l'ipocrisia

Daniele Capezzolone ha la faccia di uno sveglio (vedi foto) ed è un rebus, lui si reputa politico, la società civile lo reputa un comico, un satirico, uno showman, un minchione. Secondo me è semplicemente un ottimo ipocrita e un uomo mediocre. E' una vittima, su questo non può pioverci. Una vittima del grande Padrone, che tra gli altri ha schiavizzato anche il servile Capezzone. Oggi Daniele Capezzone è il portavoce del PDL e in ogni trasmissione televisiva mente, crea confusione, partorisce concetti insensati e quantomeno imabarazzanti pur di inchinarsi (a 90 gradi) al volere del grande capo Silvio.
Pochissimi mesi fa, invece, lo stesso Capezzone militava in un partito di Centro e rilasciava le seguenti dichiarazioni (virgolettate): [Sul governo Berlusconi]Sarebbe un' eresia dirsi d' accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica. (da Corriere della Sera, 30 ottobre 2003 pagina 13) Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5 mila miliardi di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo; oggi vanta 29 mila miliardi di attivo e figura tra i sette uomini più ricchi del pianeta (da Repubblica, 30 ottobre 2005 pagina 13) Berlusconi doveva fare la grande riforma costituzionale e ci ha precipitato nel casino del proporzionale, doveva fare le grandi riforme economiche e abbiamo Tremonti che scrive libri da no global, doveva fare la grande riforma della giustizia e si è fatto solo gli affari suoi. Ha trasformato la Casa delle libertà nella Casa delle libertà vigilate. (da Corriere della Sera, 4 febbraio 2006 pagina 8) Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti: uno dice "Io sono Mosè e Iddio mi ha dato le tavole della legge" e l' altro, offeso "Ma guarda che io non ti ho dato niente!". Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra Bondi e Fede. (da Corriere della Sera, 12 febbraio 2006 pagina 8) L' Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". [...] Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve, contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello. (dal sito internet de La Rosa nel Pugno, 10 marzo 2006) La mitica devolution di Bossi è il nulla: la sanità è già di competenza delle Regioni, per la polizia locale non ci sono soldi, per la scuola facciamo gli esami in dialetto? (da Il Gazzettino, 19 ottobre 2003)

lunedì 15 dicembre 2008

Raccolta firme per Proposta di Legge su Riduzione Stipendi Parlamentari

Dimezzare gli stipendi e annullare i privilegi dei Parlamentari Solo i loro stipendi aumentano! Iscriviti su Facebook a questo gruppo!!! cliccando su questo link

Berlusconi attacca Murdoch:

Berlusconi attacca Murdoch: “Ha il monopolio della TV satellitare”

Pubblicato Venerdì 12 Dicembre 2008 in Austria [Der Standard]

“È uno straniero che gode di grandi privilegi”

Il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi, proprietario di Mediaset, la più grande azienda televisiva privata d´Italia, ha rivolto un duro attacco al magnate televisivo australiano Rupert Murdoch. Murdoch, che in Italia possiede il canale televisivo a pagamento Sky Italia e ha il “monopolio della televisione satellitare”. Murdoch acquista film senza concorrenza. Mentre la Rai, Mediaset e altri gruppi fanno la guerra tra di loro, Sky non ha nessun limite sulla messa in onda di spot pubblicitari”, afferma Berlusconi.

“Sky Italia é un´azienda controllata da un cittadino straniero, che porta tutti i ricavi all´estero. Murdoch ha dei privilegi in Italia, di cui dovrebbe essere contento” dice Berlusconi

Il Primo Ministro italiano, nei giorni scorsi, è stato messo sotto accusa, perché il suo Governo voleva aumentare l´IVA sugli abbonamenti per i canali a pagamento dal 10 al 20 per cento. Sky Italia, il concorrente piú agguerrito di Mediaset, l´azienda di Berlusconi, è rimasta sorpresa da questo provvedimento. Secondo Sky Italia, questa misura serve solo ad aumentare i costi per gli abbonati Sky, e ad allontanare nuovi clienti. Il direttore di Sky Italia, Tom Mockridge, si chiede come mai l´IVA venga aumentata solo per le TV a pagamento. Questa sarebbe, secondo lui, concorrenza sleale, e la sua azienda si difenderà attraverso una campagna televisiva. In questa disputa Berlusconi ha ricevuto l´appoggio di Bruxelles. L’Unione Europea ha inoltre arrestato una procedura contro l´Italia per le diverse aliquote d’imposta che finora venivano applicate in ambito televisivo.

L´IVA sui canali a pagamento é era stata ridotta dal 20 al 10 percento dal Governo di Lamberto Dini nel 1995, per sostenere la TV satellitare in Italia. Nel paese la televisione a pagamento via satellite usufruisce di agevolazioni sulle tasse, perché si è cercato cosí di trovare un modo per sfuggire al ristretto mercato dei soli dodici canali della televisione terrestre, in cui Mediaset, l´azienda di Berlusconi, e l´azienda di Stato RAI attuano in pratica un duopolio. L’Unione Europea aveva più volte avvisato il governo di Roma, affinché aumentasse l´IVA, cosí da abolire i privilegi nel settore televisivo. L´Italia però finora ha sempre ignorato questi avvisi di Bruxelles.

[link Articolo originale ]

venerdì 12 dicembre 2008

Berlusconi beatifica Craxi

Era tempo che una voce indipendente si udisse per celebrare il grande “statista” Craxi, vittima della “falsa rivoluzione dei giudici”, ed ecco materializzarsi un filmetto (DVD) sulla vita e le opere dell’uomo politico, a cura e a spese della figlia di Craxi, Stefania, (vice ministro degli esteri per diritti dinastici), e con prefazione scritta con il cuore dal presidente del consiglio, che, compiaciuto della necessaria operazione di negazionismo della storia, auspica che il filmato sia proiettato nelle scuole.
Ci sarebbe poco da ridere. E’ perfino inquietante che abbiamo al potere un presidente che riabilita un pregiudicato latitante, facendosi beffe delle sentenze dei magistrati, personaggio che ha commesso, oltre i vari ladrocini, il vero golpe che vi è stato in Italia, consegnando a Berlusconi il potere mediatico che lo ha portato poi al potere politico. Nemmeno un dittatore sudamericano si potrebbe permettere il lusso e l’arroganza di portare nelle scuole la beatificazione del suo compare, additandolo come un martire di un complotto dei giudici, mentre l’unico vero complotto che vi è stato in Italia è quello che dura da 50 anni, con la P2, di cui i due compari facevano parte.

DOCUMENTARIO FRANCESE : CRAXI SALVA SUA MAESTA' BERLUSCONI

domenica 7 dicembre 2008

Povero popolo: disinformato, raggirato, deriso.

Dopo l'incredulità e la rabbia, ora consentiteci di piangere. Non per i soldi pubblici che perderemo o per l'aumento del debito pubblico che utilizzeranno per toglierci anche l'ultimo servizio rimasto, ma per la dignità collettiva stropicciata come uno straccio. Povero popolo: disinformato, raggirato, deriso. Così si applica la democrazia nel terzo millennio. Quando è scoppiato la crisi, l'informazione è stata orchestrata affinché l'attenzione si concentrasse solo sulla necessità di salvare le banche. di Francesco Gesualdi Di sicuro bisognava invitare alla calma, bisognava evitare che la gente si facesse prendere dal panico e si precipitasse a ritirare i propri depositi. Ma è scandaloso che non si sia fatto niente per aiutare la gente a capire che cosa c'era alla base del terremoto che stava facendo cadere come pere cotte vari colossi bancari. La telecamera sempre puntata sulla Borsa, ormai ritenuta l'autorità suprema che ha potere di vita o di morte sulle scelte politiche, i mass-media hanno presentato la vicenda come una partita di calcio: da uno parte l'esorcista, dall'altra la paura, abile mossa per distogliere l'attenzione dal cadavere e soprattutto dalla mano assassina. Così funziona la nostra morale: punizione esemplare per il ladruncolo che ruba la mela, insabbiamento e protezione per banchieri e affaristi che fabbricano trappole finanziarie capaci di mandare a ramengo l'intera struttura bancaria mondiale. La solita vecchia ipocrisia di un sistema che punta il dito contro accattoni, ubriachi, ladruncoli, puttane e offre protezione a chi compie uccisioni e ruberie di massa. Immigrati, poveri e straccioni indicati come gli untori che seminano la peste, capri, espiatori contro i quali scaricare l'odio, la rabbia, la paura collettiva, mentre i banditi in giacca e cravatta sono rispettati, osannati, messi nei posti di comanda per rubare meglio i nostri risparmi, le nostre tasse, i nostri posti di lavoro, la nostra serenità. Attacco al disordine apparente per distogliere l'attenzione dal marciume profondo. Solo l'ignoranza fa sì che un sistema basato sul furto riesca a stare in piedi col sostegno dei derubati. Fermata la valanga di fallimenti bancari, la gente tirerà un sospiro di sollievo e continuerà a percepire questo sistema come il migliore dei mondi possibili perché ha dato pure prova di sapersi tirare fuori dai guai. Le persone non devono sapere, non devono capire, non devono neanche sospettare. Devono rimanere ignoranti: per questo la scuola è sotto attacco, i giornali contro corrente sono colpiti alle gambe, la proprietà dei maggiori quotidiani e televisioni è tenuta saldamente nelle mani delle imprese. Solo l'ignoranza ha consentito di fare passare il terremoto finanziario come un capriccio della natura lasciando che i responsabili rimanessero in libertà, a godere il frutto delle loro ruberie e a progettarne di nuove. Solo l'ignoranza ha consentito a chi ci governa di uscire indenne dalla bufera sebbene il disastro sia stato reso possibile dalla deregolamentazione introdotta dall'ubriacatura liberista. Solo l'ignoranza ha consentito a un sistema che fino a ieri lanciava fulmini e saette contro l' intervento dello Stato, di non essere messo sotto accusa quando ha utilizzato il denaro pubblico per entrare nel capitale delle banche, addirittura nazionalizzarle. Solo l'ignoranza ha consentito a governi che in nome del risanamento del debito pubblico stanno chiudendo scuole, stanno azzoppando il sistema sanitario, stanno privatizzando tutto il privatizzabile, stanno demolendo il sistema pensionistico, di non beccarsi neppure una critica, quando hanno stanziato miliardi e miliardi (nessuno sa quanti) per salvare le banche mal gestite. Nessuno che chieda da dove vengono questi soldi sempre negati per le spese sociali. Nessuno che si preoccupa delle ricadute su tasse e spese future, perché è certo che il debito pubblico aumenterà e ne approfitteranno per demolire ulteriormente lo Stato sociale e spogliare del tutto lo Stato delle sue proprietà. Povero popolo trasformato in pecore con la testa sempre bassa, intento solo a brucare. Noi non demorderemo, faremo la nostra parte per suonare la sveglia, fornire strumenti di comprensione, organizzare, la resistenza, indicare nuovi orizzonti. Ma intanto lasciateci piangere, anche il dolore vuole il suo sfogo.

giovedì 4 dicembre 2008

Ancora Berlusconi visto dall'estero.

Un premier con le mani nei notiziari televisivi denuncia i giornalisti che lo criticano

The New York Times, 1.12.08 [articolo originale di Rachel Donadio qui]

ROMA - Il premier Silvio Berlusconi governa con una solida maggioranza, ha il controllo della RAI, l'emittente statale, e possiede le principali reti televisive private del paese.

Perché allora, con tutti questi mezzi a sua disposizione, continua a rispondere alle critiche dei giornalisti non sulle televisioni o sui giornali ma a suon di querele?

Negli ultimi anni Berlusconi ha denunciato The Economist per averlo descritto come "inadatto a governare l'Italia", ed il giornalista britannico David Lane per il suo libro del 2004, "L'ombra di Berlusconi" ("Berlusconi's shadow"), che esplorava le origini della sua fortuna e faceva notare come alcuni dei suoi collaboratori fossero stati indagati per legami con la mafia. Berlusconi ha perso queste cause in corte d'appello ed ha fatto ricorso, o ha ancora la possibilitá di farlo.

Adesso se la sta prendendo con Alexander Stille, il piú celebre italianista d'America ed uno dei piú ferventi critici anglofoni del premier. Una corte d'appello a Milano dovrebbe pronunciarsi martedí su un caso di diffamazione contro Stille iniziato da uno stretto collaboratore di Berlusconi.

Berlusconi non é l'unico ad accusare i giornalisti. In Italia - dove i giornalisti spesso sono molto cauti nel riportare i fatti ed il sistema legale cerca di proteggere l'onore personale - politici, magistrati e figure pubbliche fanno causa ai giornalisti cosí spesso che l'ordine nazionale dei giornalisti ha un "fondo di solidarietá" per aiutare con le spese legali e i danni.

"E' una delle tecniche intimidatorie della classe politica", ha detto Franco Abruzzo, professore di giornalismo ed ex-redattore del quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore.

Ed é anche uno sport bipartisan. Nel 1999 Massimo D'alema, un ex-comunista che era all'epoca il presidente del consiglio di centro-sinistra, fece causa ad un fumettista politico per una vignetta che lo mostrava mentre cancellava nomi dal dossier Mitrokhin sulla cooperazione dei paesi occidentali con l'Unione Sovietica durante la guerra fredda.

Comunque, quando l'accusa é Berlusconi, la situazione inevitabilmente prende altre dimensioni.

"Quello che fa la differenza é che lui é uno dei politici piú potenti ed uomini piú ricchi", ha detto Lane, corrispondente da Roma del The Economist e bersaglio delle accuse di Berlusconi. "Controlla i media. Lavora da una posizione di massimo vantaggio".

In effetti, alcuni considerano queste accuse come una parte di un piú inquietante piano in cui Berlusconi cerca di intimidire la stampa - anche mentre afferma che gli stessi media di cui ha il controllo totale lo perseguitano.

Nel 2002, Berlusconi criticó tre critici di centro-sinistra - il comico Daniele Luttazzi, il presentatore di talk-show Michele Santoro ed il giornalista Enzo Biagi - alla RAI, che subito cancelló i loro programmi (Luttazzi e Santoro alla fine tornarono in televisione, e Biagi morí l'anno scorso).

Oggi la risposta italiana a Tina Frey, Sabina Guzzanti, famosa per le sue imitazioni di membri del governo, e Beppe Grillo, un provocatore in stile Michael Moore, hanno poco spazio in televisione, dovuto a complicate motivazioni, nonostante il loro largo seguito popolare. E comunque un importante show, "Striscia la Notizia", sbeffeggia routinariamente i potenti e va in onda sulla rete di Berlusconi Mediaset. Nel processo di martedí a Milano Fedele Confalonieri, amministratore di Mediaset, accusa molti passaggi del libro di Stille del 2006 sull'ascesa di Berlusconi, "Il sacco di Roma" ("The Sack of Rome" in originale, NdR).

Confalonieri sostiene che Stille lo abbia citato come investigato nel 1993 per finanziamento illegale al partito socialista, senza poi far notare che in seguito venne ritenuto estraneo a quel reato.

Ha trovato inoltre un errore nell'asserzione di Stille sul fatto che Berlusconi abbia "fuso quasi totalmente i suoi affari con la sua vita privata", come dimostrato dal mettere Confalonieri, "il suo piú vecchio amico d'infanzia", a capo di Mediaset.

Ed ha obiettato sul fatto che Stille riporta qualcuno che diceva che molti degli stretti collaboratori di Berlusconi basavano la loro amicizia "sul ricatto" perché erano quelli che sapevano dove "erano nascosti tutti gli scheletri nell'armadio".

Anche se queste cose non sono nuove e sono state riportate dalla stampa italiana, Confalonieri ha sostenuto nella sua accusa che queste "danneggiano direttamente l'onore e la reputazione" degli interessati. Confalonieri e Mediaset stanno cercando danni non ancora resi noti.

Un avvocato di Confalonieri, Vittorio Virga, ha detto che altri giornalisti hanno evitato i processi pubblicando articoli dove dicono di considerare adesso Confalonieri "un gentleman".

"Una stretta di mano e arrivederci", ha detto Virga. Ma Stille, ha aggiunto, "non ha mostrato nessuna iniziativa per fare pace".

Da parte sua Stille, professore di giornalismo alla Columbia University nonché autore di diversi libri di spessore sull'Italia, ha detto che quella di venire accusato per riportare dei fatti é una "esperienza Kafkiana".

"Se fossero stati sinceramente interessati in pulire il loro nome e stabilire la veritá, ci sarebbero stati modi molto piú semplici", ha detto Stille.

L'avvocato di Berlusconi, Nicoló Ghedini, ha detto che i giornali italiani puniscono raramente i giornalisti che sbagliano, quindi i personaggi pubblici devono difendere i loro nomi in tribunale. Ha aggiunto, "Come mai un giornalista dovrebbe avere il diritto di diffamare?"

Per la legge italiana, anche pubblicare che qualcuno é sotto indagine puó essere tacciato di diffamazione, anche se le cause per diffamazione sono difficili da vincere.

Ma Stille ed altri fanno notare che il punto non é quello di vincere un processo, ma quello di intimidare giornalisti ed agenzie stampa con la prospettiva di un lungo e costoso processo in tribunale se scrivono qualcosa di non favorevole. "Per ciascuna di queste denunce, si puó cambiare il comportamento di altri 100 giornalisti", ha aggiunto Stille.

In effetti queste contese sembrano avere effetto.

Lane del The Economist ha detto che sta pensando di eliminare tutti i riferimenti a Berlusconi nell'edizione italiana - ma non in quella britannica - del suo prossimo libro sulla mafia. "Sono troppo stanco di spendere i miei soldi", ha detto. "Non ci sono medaglie da vincere per venire denunciati da Berlusconi".

Berlusconi: regolamentare Internet.

Sapere che Berlusconi, al quale non gliene importa niente di regolamentare la Tv, vuole regolamentare Internet, mi fa venire i brividi. Sicuramente saranno d'accordo con lui molti, come ad esempio i cinesi, per i quali i motori di ricerca, come piace a Berlusconi, devono dare risultati che infondono fiducia....... !!!
LAPSUS O BANALE ERRORE