"Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione"
Robert Francis Kennedy

sabato 31 gennaio 2009

21 dicembre 2012 meglio informati che disinformati!

Non vi è certezza che si verifichino tali eventi che potrebbero avverarsi il 21 dicembre 2012 e dopo questa data... ma meglio informati che disinformati!
Le due profezie più importanti sono: quella dei Maya, e quella di Nostradamus. I Maya non usavano computare gli anni nel modo in cui noi lo facciamo oggi. Gli 'anni', cioè i cicli annuali erano di due tipi: il ciclo Tzolkin (che durava 260 giorni) e il ciclo Haab (che durava 365 giorni). Ma gli anni poi, non si contavano accumulandoli uno sull'altro. 1,2,3 ecc. Si utilizzava invece il Lungo computo: una numerazione progressiva dei giorni in un sistema di numerazione posizionale misto in base 13, 18 e 20 molto complicato.
Precisamente si trattava di un numero di cinque "cifre": la prima (quella delle "unità") in base 20, la seconda (le "decine") in base 18, la terza e la quarta di nuovo in base 20, la quinta in base 13. Queste "cifre" si scrivono da sinistra a destra, come per i numeri arabi (quelli che usiamo normalmente); nella notazione moderna, si scrivono i numeri corrispondenti separati da punti, ad esempio 12.19.13.7.19 (corrispondente al 5 luglio 2006).
Il ciclo completo del Lungo computo era quindi di 13*20*20*18*20 = 1872000 giorni (circa 5125 anni), ed era multiplo del ciclo Tzolkin di 260 giorni. Le prime quattro cifre si contavano a partire da 0 (quindi la seconda andava da 0 a 17, le altre da 0 a 19), la quinta invece andava da 1 a 13. Il primo giorno era il 13.0.0.0.0 (4 Ahau nel ciclo Tzolkin).
I periodi dopo i quali si ripeteva ciascuna cifra avevano i seguenti nomi:
  1. 20 giorni (prima cifra): uinal
  2. 360 giorni (seconda cifra, 18*20 = 360): tun
  3. 7200 giorni (terza cifra, 20*360 = 7200): k'tun
  4. 144000 giorni (quarta cifra, 20*7200 = 144000): b'ak'tun
  5. la quinta cifra si ripete dopo il ciclo completo di 1872000 giorni (13*144000 = 1872000).

Secondo i maya, ciascun ciclo del Lungo computo corrisponde ad un'era del mondo; il passaggio da un'era all'altra è segnato da catastrofi e distruzioni. Il ciclo attualmente in corso è iniziato il 6 settembre del 3114 avanti Cristo ed è molto vicino al termine: il nuovo ciclo inizierà appunto il 22 dicembre del 2012. Sabato 21 dicembre 2012 sarà dunque l'ultimo giorno del vecchio ciclo.

Ma non dobbiamo pensare che il 22/12/2012 sia perforza un giorno di catastrofi, anzi potrebbe essere una rinascita; il ciclo che sta per finire è iniziato nel 3114 a.C. anno in cui non vi furono catastrofi. In più 3000 a.C. è comparsa la prima grande civiltà quella dei sumeri. Quindi il 22 dicembre 2012 forse potrà anche essere un nuovo inizio che porterà cambiamenti nella società dell'uomo o nel suo modo di pensare.

I Maya erano convinti che il tempo fosse ciclico e che la stessa influenza e le stesse conseguenze si ripetessero in ogni determinato periodo nella storia; erano convinti, inoltre, che il mondo avesse sofferto apocalittiche distruzioni per quattro volte, e che essi stessero vivendo nell'epoca seguente la quinta creazione del mondo (Codice di Dresda). Il Codice di Dresda è uno dei tre codici Maya sopravvissuti e parla delle eclissi, della rivoluzione sinodica di Venere, di riti religiosi e di pratiche divinatorie, per ben 70 pagine; esso fu scoperto a Vienna nel 1739. Partendo da quel codice si riuscì a decifrare una parte del calendario Maya, e a compiere il lungo conto che permette di stabilire una data in rapporto al punto di partenza cronologico Maya. Ed è proprio il Codice di Dresda a fornire lumi su come il lungo computo del tempo scandito dal calendario Maya si arrestasse consapevolmente il 21 dicembre del 2012. Sappiamo poco su come essi immaginassero la fine del mondo. L'unica immagine possiamo averla osservando l'ultima pagina del codice di Dresda. In essa si vede l'acqua che distrugge il mondo, essa fuoriesce dai vulcani, dal Sole e dalla Luna generando oscurità che prevale sulla luce. a prima cosa che viene in mente è l' innalzamento degli oceani ma tante altre ipotesi vengono alla mente: caduta di un meteorite, eruzioni spaventose.
COSA DICE NOSTRADAMUS

Come abbiamo visto, l’evento di maggior importanza del 2012 è costituito dall’ingresso di Nettuno in Pesci. Dove il Pianeta ha la sua maggior potenza espressiva,. Ecco cosa scriveva, a metà del 1500, il celebre veggente Nostradamus:

III.1

Apres combat & bataille nauale, Le grand Neptune à son plus hault beffroy, Rouge auersaire de fraieur viendra pasle, Metant le grand ocean en effroy.

III.1

Dopo conflitto e battaglia navale, Il grande Nettuno sarà al suo più grande potere: Farà impallidire di paura il rosso avversario, Ponendo il grande oceano in spavento.

Quindi gia’ il 2012 (quando “il grande Nettuno sarà al suo più grande potere”) sembra un periodo di conflitti e tensioni, addirittura una battaglia navale. Ma il veggente non da’ rilevanza tanto alla battaglia quanto alla forza di Nettuno (che farà impallidire il rosso avversario, ossia Marte, per la sua violenza espressiva) provocando dei maremoti.

Ancora, il veggente in altra quartina (che alcuni associano ad un possibile avvistamento degli UFO ma che a nostro giudizio non mostra nulla di tutto ciò), scrive:

I.46

Tout aupres d’Aux, de Lectore & Mirande Grand feu du ciel en troys nuicts tumbera: Cause auiendra bien stupende & mirande: Bien peu apres la terre tremblera.

I.46

Molto vicino ad Aux, Lectore e Mirande Gran fuoco dal cielo in tre notti piomberà: Evento accadrà davvero stupendo e mirabile: Poco dopo la terra tremerà.

Si direbbe la descrizione, anche piuttosto precisa, della caduta di alcuni pezzi di asteroide sulla terra, cosa che provocherebbe in effetti mare- e terremoti.

Ma ecco una quartina ancora più esplicita:

V.53

La loy du Sol & Venus contendus, Appropriant l’esprit de prophetie: Ne l’vn ne l’autre ne seront entendus, Par sol tiendra la loy du grand Messie.

V.53

La legge di Sole e Venere contesa Appropriandosi lo spirito di profezia: Nè l’uno nè l'altro ne saranno intesi, Per terrà la legge del grande Messia.

“La legge di Sole e Venere” collegata alla “profezia” è quella relativa al 2012 e il resto della

quartina sottolinea che nessuno crederà a questa profezia in quanto sulla Terra prevarrà una concezione più giudaico-cristiana. LA PROFEZIA DI NOSTRADAMUS

Fonte: http://www.astralis.it/21_12_12.htm

LA PROFEZIA DI NOSTRADAMUS

venerdì 30 gennaio 2009

L'allarmante caso Di Pietro

"Se ci pensiamo, l’unica vera libertà che ci appartiene come diritto naturale, e che definisce il nostro orizzonte nel mondo, è la libertà di esprimerci: è cioè la libertà di pensiero, di stampa, di coscienza, di religione, di ricerca scientifica... Tutte le nostre attività, che sia scrivere una canzone o andare in chiesa, votare alle elezioni o comprare un giornale, trovare un rimedio all’Alzheimer o scegliere una compagnia telefonica, hanno a che fare in un modo o nell’altro con la libertà di espressione. Poter dire la nostra, senza costrizioni né vincoli, è dunque il bene più prezioso."

L’uragano che si è scatenato su Di Pietro induce ad una riflessione sullo stato della libertà nel nostro Paese. Non c’è giornale, gruppo politico, sito Internet o commentatore che non si sia scagliato con furia contro l’ex Pm più famoso d’Italia: e non per controbattere l’opinione sul presunto «silenzio» del Quirinale, ma per negarne la legittimità, la possibilità stessa di esistere. Mezzo Pd ha chiesto di rompere ogni rapporto con l’Italia dei Valori, tutti i senatori della Repubblica sono scattati in piedi per applaudire la loro «convinta solidarietà» a Napolitano, il presidente emerito Scalfaro ha segnalato l’esistenza di un reato. E lo stesso Quirinale, con un comunicato che ha pochi precedenti, ha giudicato «pretestuose» e «offensive» le parole di Di Pietro. Quelle parole sono probabilmente sbagliate, ma non sono né arbitrarie né insultanti: appartengono al dibattito politico. Ci sono molto buoni argomenti e una notevole documentazione per sostenere che il presidente Napolitano sulle questioni della giustizia non è venuto meno al suo ruolo costituzionale di arbitro, e che il suo presunto «silenzio» non è affatto assimilabile a un comportamento mafioso. Le opinioni sollecitano controargomentazioni: non comunicati di solidarietà, ritorsioni politiche o denunce alla magistratura.Il caso Di Pietro è tanto più allarmante, in quanto non è isolato. Il capitano della Nazionale, Fabio Cannavaro, per aver detto che Gomorra (il film) «non gioverà all’immagine dell’Italia nel mondo, abbiamo già tante etichette negative», è stato accusato di colludere con la camorra, e più d’uno ha chiesto che gli sia tolta la fascia di capitano. Su Facebook, il network sociale più popolare di Internet, è in corso una campagna per cancellare quei gruppi di discussione che si proclamano fan dei mafiosi e, più recentemente, quelli che inneggiano allo stupro di gruppo. Sono opinioni abominevoli, ma sono opinioni. Questo confine non va mai cancellato. Un conto è sostenere cha la Shoah non è mai esistita, e un conto è bruciare una sinagoga. Un conto è chiedere che i rom siano cacciati, e un conto è assaltare i loro campi. È evidente che c’è un nesso fra le parole e le azioni: altrimenti, perché mai dovremmo parlare o scrivere? Il concetto stesso di educazione si basa sulla convinzione che le parole producano risultati. Ma spetta singolarmente a ciascuno di noi compiere o meno un’azione, e assumersene la responsabilità. Alle parole si può rispondere soltanto con altre parole. Se ci pensiamo, l’unica vera libertà che ci appartiene come diritto naturale, e che definisce il nostro orizzonte nel mondo, è la libertà di esprimerci: è cioè la libertà di pensiero, di stampa, di coscienza, di religione, di ricerca scientifica... Tutte le nostre attività, che sia scrivere una canzone o andare in chiesa, votare alle elezioni o comprare un giornale, trovare un rimedio all’Alzheimer o scegliere una compagnia telefonica, hanno a che fare in un modo o nell’altro con la libertà di espressione. Poter dire la nostra, senza costrizioni né vincoli, è dunque il bene più prezioso. Se introduciamo un qualsiasi criterio per giudicare quali opinioni si possono esprimere e quali no, in quello stesso momento deleghiamo ad altri, fosse pure una maggioranza democraticamente eletta, la nostra personale libertà di espressione, che è invece inalienabile perché è soltanto nostra, come la vita. Chi può decidere che cosa è lecito dire e che cosa non lo è? Mentre è evidente che ammazzare un uomo per strada è un reato, è molto meno evidente la linea che separa un fan club dei Soprano da un fan club di Riina: in realtà, se ci pensiamo bene, questa differenza non c’è. Sta alla responsabilità di ciascuno capire che una cosa è un telefilm, una cosa è scrivere corbellerie su un capomafia pluriomicida, e un’altra cosa ancora è sparare.La libertà di espressione è indivisibile. Tutti dovrebbero poter esprimere liberamente le loro opinioni. Soprattutto le più ributtanti. Mentre infatti la censura nasconde il problema e in questo modo sceglie di non risolverlo, un dibattito libero e aperto non esclude la possibilità di convincere chi non la pensa come noi.

giovedì 29 gennaio 2009

Indovina chi ti spia. Ecco il progetto Alfano

Tutte le intercettazioni gestite da un unico centro. Affidato a privati. Forse Finmeccanica. Ecco il progetto Alfano. Tutti cercano il 'Grande orecchio' a Palermo, nell'archivio di Gioacchino Genchi, un vicequestore in aspettativa che studia solo tabulati telefonici su incarico dei pm. Nessuno si preoccupa del 'Grande orecchio' che verrà, quello previsto nel disegno di legge del ministro Angelino Alfano. Il 'Grande orecchio' intercetterà tutte le telefonate delle indagini italiane mediante i computer di una società privata. I segreti più scottanti che corrono sulle 112 mila linee intercettate in un anno (dato 2007) saranno stoccati nei server di una società che è stata probabilmente già individuata dal governo. Le conversazioni degli indagati saranno indirizzate dalle compagnie telefoniche su 26 server che poi gireranno le telefonate alle 166 procure italiane. Al confronto, "il più grave scandalo della Repubblica" di Silvio Berlusconi fa sorridere. Il caso Genchi, infatti, riguarda i tabulati di due indagini di un solo magistrato: Luigi De Magistris. Da una settimana tutta l'Italia si interroga sul seguente quesito: "È pericoloso concentrare nelle mani di un ex poliziotto i tabulati di un migliaio di persone?". Sull'inquietudine suscitata da questa domanda, Berlusconi fa leva per portare rapidamente all'approvazione il disegno di legge che imbavaglia la stampa, mette la sordina alle indagini e prevede anche un unico grande centro di ascolto. E nessuno si pone una domanda più inquietante: come si fa a concentrare nelle mani di una società privata tutte le intercettazioni italiane? Eppure è quello che sta accadendo. Con un'aggravante: a gestire il 'Grande orecchio' sarà con ogni probabilità Finmeccanica, una società per azioni controllata dalla politica che nomina i suoi consiglieri pescandoli tra ex senatori leghisti e democristiani. E qualcuno dovrebbe spiegare un giorno perché ci dovremmo preoccupare se i tabulati del segretario dell'Udc Lorenzo Cesa finiscono in mano a un ex poliziotto che ha fatto arrestare decine di mafiosi, come Genchi. Mentre dovremmo sentirci rassicurati se le intercettazioni del medesimo Cesa finiscono nei server della società Finmeccanica che è amministrata anche
da Franco Bonferroni, amico e sodale di Cesa, indagato con lui da De Magistris ma già condannato in primo grado e poi assolto con Cesa per le mazzette Anas di Mani pulite. Eppure, al 'Grande orecchio' anche a sinistra nessuno si è opposto. Il progetto è ben delineato nella relazione tecnica del disegno di legge sulle intercettazioni, quella che serve ad Alfano per spiegare come risparmierà 180 milioni di euro grazie alla riforma. Il ministro, per dare concretezza a queste promesse mirabolanti racconta come funzionerà il suo 'Grande orecchio'. Al posto delle centinaia di linee che oggi corrono tra operatori telefonici e procure il ministro immagina un sistema centralizzato con 26 snodi: i server gestiti da una sola società che fornirà il software e i computer. Sarà questa società, su delega della magistratura, a captare le telefonate e a girarle alle 166 procure e agli uffici della polizia giudiziaria dove saranno ascoltate e copiate. La scarsa opposizione a questo progetto si spiega anche con la sua trasversalità. Finmeccanica, una società partecipata al 30 per cento dal ministero dell'Economia, ha infatti disegnato il nuovo sistema negli anni scorsi (vedi 'L'espresso' n. 49 del 2006, 'Finmeccanica Security'). E nel 2007 ha presentato all'allora ministro Clemente Mastella un voluminoso progetto chiavi in mano (denominato Sispi). Il sottosegretario alla Giustizia Alberto Maritati fu il principale sponsor di quell'idea e ancora oggi la sostiene così: "Il sistema di Finmeccanica abbatte i costi e aumenta la sicurezza perché le conversazioni sono a conoscenza solo dei procuratori. Finmeccanica, pur gestendo i server, non può sapere cosa viaggia nei suoi computer. Se Alfano vuole rispolverare quel progetto, la ritengo un'ottima cosa". L'entusiasmo di Maritati non è condiviso da tutti i tecnici. Qualcuno, con garanzia di anonimato, sostiene che il gestore dei server nonostante tutte le criptature del mondo è in grado di vedere chi è intercettato. Finmeccanica, quindi, potrebbe sapere in tempo reale chi è sottoposto a intercettazione da qualsiasi pm in tutto il territorio nazionale. Un rischio che anche nel governo Prodi qualcuno aveva notato. Il progetto Sispi non saltò solo per la caduta del governo. Luigi Scotti, il magistrato che sostituì Mastella alla guida del dicastero per pochi mesi, ricorda: "Effettivamente c'erano delle perplessità sulla centralizzazione delle informazioni in un solo operatore. Inoltre Finmeccanica non aveva la tecnologia per fare le intercettazioni e sarebbe ricorsa a ditte esterne con rischi evidenti.

mercoledì 28 gennaio 2009

Zecharia Sitchin: Le origini del mondo.

L'appassionante teoria di Zecharia Sitchin Teoria di Zacharia Sitchin, sulla base delle tavolette sumeriche Enuma Elisch, relativa alle origini del mondo e sul dodicesimo pianeta "Nibiru".
— Crede che l’avvistamento di UFO sia in relazione con il ritorno degli Annunaki?— Si, ma devo prima ricordare che il cosiddetto fenomeno UFO è conosciuto fin dai tempi più antichi. Perfino nella Bibbia si parla di oggetti che oggi definiremmo come UFO. Mi riferisco alle descrizioni del profeta Ezechiele, alla scala ascendente dal cielo del sogno di Giacobbe, al carro di fuoco di Elia, per fare solo alcuni esempi. » (Z. Sitchin)
Zecharia Sitchin (Baku, 1920) è uno scrittore azero. Sitchin dichiara che le sue ricerche coincidono con molti testi biblici, i quali traggono origine dagli scritti Sumeri.
Egli attribuisce la creazione dell'antica cultura dei Sumeri ad una razza aliena, detta Nefilim (in ebraico) o Annunaki (in sumero), proveniente dal pianeta Nibiru, un ipotetico 12º pianeta del sistema solare dal periodo di rivoluzione di circa 3600 anni presente nella mitologia babilonese.
Secondo l'interpretazione data da Sitchin della cosmologia sumera, il sistema solare avrebbe un dodicesimo pianeta, che seguendo un'orbita ellittica rientrerebbe nel centro sistema una volta ogni 3600 anni. Questo ipotetico pianeta, chiamato "Nibiru", nella mitologia babilonese era associato al dio Marduk, il dio della morte, il dio d'oro, il dio della città di Babilonia. Sitchin afferma che Nibiru avrebbe avuto un impatto catastrofico con un altro ipotetico pianeta, chiamato Tiamat e posto tra Marte e Giove. L'impatto avrebbe creato il pianeta Terra e la fascia degli asteroidi. Tiamat sarebbe stato dapprima colpito da una delle 4 lune di Nibiru, spezzandosi in due. Una di queste due metà sarebbe poi diventata la Terra e sarebbe stata spinta nell'attuale posizione da un altro impatto con una luna di Nibiru. In seguito l'altra metà, colpita da Nibiru stesso avrebbe dato vita alla fascia degli asteroidi. Sitchin afferma che questa teoria spiegherebbe perché la geografia terrestre avrebbe la peculiarità di avere più continenti su un lato rispetto all'altro. Secondo Sitchin, su Nibiru abitava una razza tecnologicamente avanzata e simile a quella umana, questi esseri erano chiamati Anunnaki dalla mitologia sumera e che compaiono nella Bibbia col nome di Nephilim. Secondo Sitchin sarebbero arrivati sulla terra 450.000 anni fa, alla ricerca di minerali e in particolare d'oro (che necessitavano per riparare la loro atmosfera rarefatta) e lo avrebbero trovato in Africa. Gli Anunnaki avrebbero creato geneticamente l' Homo Sapiens Sapiens incrociando la loro razza con l'Homo erectus, con lo scopo di avere della manodopera per prelevare metalli dalle miniere. Sotto la guida di questi esseri, la civiltà Sumera avrebbe fondato la civiltà in Mesopotamia, grazie ad una casta di regnanti che avrebbero fatto da intermediari tra gli alieni e gli schiavi. Sitchin poi afferma che nel 2000 a.C. sarebbe scoppiata una guerra nucleare tra diverse fazioni di extraterrestri, e la ricaduta nucleare, il fallout, sarebbe il "vento malvagio" che distrusse Ur secondo quanto raccontato nel Lamento di Ur.[1] Sitchin sostiene che le sue ricerche spiegherebbero numerosi passi di testi biblici. Quando Sitchin elaborò la propria teoria e pubblicò i primi testi, il Sumero era una lingua ancora poco comprensibile e nota solo a pochi specialisti. Oggi però grazie ad alcune pubblicazioni di massa come Sumerian Lexicon.[1] è stato possibile verificare che alcune delle traduzioni di Sitchin sono parzialmente opinabili, ma nonostante ciò, il quadro risultante offre la migliore spiegazione possibile delle nostre antiche origini, in relazione alle indagini e alle nuove acquisizioni scientifiche delle scienze naturali.
Teoria di Zacharia Sitchin sulla base delle tavolette sumeriche Enuma Elisch, Oxford, Ashmolean Museum, estratto da Le guerre atomiche al tempo degli dei.
Eventi prima del diluvio (anni fa) 450000 Su Nibiru, un membro lontano del nostro sistema solare, la vita va lentamente estinguendosi a causa dell 'erosione dell'atmosfera del pianeta. Deposto da Anu, il sovrano Alalu fugge a bordo di una navetta spaziale e trova rifugio sulla Terra. Qui scopre che sulla Terra si trova l 'oro, che si pu ò utilizzare per proteggere l'atmosfera di Nibiru. 445000 Guidati da Enki, figlio di Anu, gli Annunaki (gli alieni del pianeta Nibiru, i biblici nefelim che Sitchin chiama col loro nome sumerico, probabilmente discendenti dai Pleiadiani di Meier NDR) arrivano sulla Terra, fondano Eridu la Stazione Terra I per estrarre l 'oro dalle acque del Golfo Persico. 430000 Il clima della Terra si fa pi ù mite. Altri Annunaki arrivano sulla Terra, e tra loro Ninharsag, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico. 416000 Poich é la produzione d'oro scarseggia, Anu arriva sulla Terra con Enlil, il suo erede. Viene deciso di estrarre l'oro vitale attraverso scavi minerari nell'Africa meridionale. Le nomine avvengono per estrazione: Enlil conquista il comando della missione sulla Terra, Enki viene relegato in Africa. Anu, mentre si accinge a lasciare la Terra, deve fronteggiare la minaccia del nipote Alalu. 400000 Tra i sette insediamenti funzionali della Mesopotamia meridionale figurano il porto spaziale (Sippar), il centro di controllo della missione (Nippur), un centro metallurgico (Badtibira), un centro medico (Shuruppak). I metalli arrivano per mare dall'Africa; una volta raffinati, vengono poi inviati agli Igigi (i trecento Annunaki assegnati alla navicella spaziale e alla stazione di passaggio su Marte; rapirono le femmine terrestri per sposarle; ribelli in pi ù di un occasione NDR) rimasti in orbita, poi trasferiti su navette spaziali che arrivano periodicamente da Nibiru. 380000 Appoggiato dagli Igigi, il nipote di Alalu cerca di ottenere il dominio della Terra. La fazione di Enlil vince la Guerra degli Antichi D èi. 300000 Gli Annunaki che lavorano nelle miniere d 'oro si ammutinano. Enki e Ninharsag creano dei Lavoratori Primitivi attraverso al manipolazione genetica degli ovuli di donne-scimmia; le nuove creature sostituiscono gli Annunaki nelle attivit à manuali. Enlil fa irruzione nelle miniere e porta i Lavoratori Primitivi all'Eden in Mesopotamia. Avendo ottenuto la capacità di procreare, l'Homo sapiens comincia a moltiplicarsi. 200000 La vita sulla Terra regredisce durante una nuova era glaciale. 100000 Il clima torna a riscaldarsi. Gli Annunaki, con crescente disappunto di Enlil, sposano sempre pi ù spesso le figlie dell'Uomo. 75000 Comincia la maledizione della Terra una nuova era glaciale. Tipi regressivi di uomo vagano per la Terra. Sopravvive l'uomo di Cro-Magnon. 49000 Enki e Ninharsag elevano alcuni umani imparentati con gli Annunaki el ruolo di comandanti di Shuruppak. Enlil, furioso, trama la rovina del genere umano. 13000 Accortosi che il passaggio di Nibiru in prossimit à della terra provocherà un immenso maremoto, Enlil costringe gli Annunaki a giurare di non rivelare all'umanità la catastrofe imminente.
Eventi dopo il diluvio (A.C.) 11000 Enki rompe il giuramento, d à istruzioni a Zisudra/No è di costruire un'imbarcazione sommergibile. Il Diluvio spazza tutta la Terra; gli Annunaki assistono alla distruzione totale della loro navicella rimasta in orbita. Enlil acconsente a concedere a ciò che resta del genere umano utensili e sementi; tra le montagne comincia l 'agricoltura. Enki addomestica gli animali. 10500 I discendenti di No è ottengono in sorte tre regioni. Ninurta, il pi ù importante dei figli di Enlil, bonifica le montagne e drena i fiumi per rendere abitabile la Mesopotamia; Enki rivendica la valle del Nilo. Gli Annunaki mantengono il possesso della penisola del Sinai per costruirvi un porto spaziale post-diluviano; un centro di controllo viene istituito sul Monte Moriah (la futura Gerusalemme). 9780 Ra/Marduk, figlio primogenito di Enki, divide il dominio dell'Egitto tra Osiride e Seth. 9330 Seth cattura Osiride, lo fa a pezzi e diventa unico sovrano della valle del Nilo. 8970 Horus vendica suo padre Osiride scatenando la Prima guerra della Piramide. Seth fugge in Asia, si impadronisce della penisola del Sinai e di Canaan. 8670 Per contrastare il controllo di tutte le attrezzature spaziali nelle mani dei discendenti di Enki, la fazione di Enlil scatena la Seconda Guerra della Piramide. Ninurta, vittorioso, svuota la Grande Piramide di tutto il suo equipaggiamento. Ninharsag, sorellastra di Enki ed Enlil, convoca una conferenza di pace. Viene riaffermata la divisione della Terra. Il dominio dell'Egitto passa dalla dinastia di Ra/Marduk a quella di Thoth. Come nuovo punto di riferimento viene costruita la citt à di Eliopoli. 8500 Gli Annunaki fondano gli avamposti presso i luoghi d'accesso alle attrezzature spaziali: uno di essi è Gerico. 7400 Col proseguire dell'era di pace, gli Annunaki consentono all'umanità di compiere altri passi avanti; comuncia il periodo neolitico. Semid èi governano l'Egitto. 3800 A Sumer (Irak NDR) ha inizio la civiltà urbana quando gli Annunaki vi rifondano le antiche città, a cominciare da Eridu e Nippur. 3760 Il genere umano ottiene la sovranità. Kish è la prima capitale sotto l'egida di Ninurta. A Nippur viene creato il calendario. La civiltà sboccia a Sumer (la Prima Regione). 3450 Il primato a Sumer passa a Nannar/Sin. Marduk proclama Babilonia Porta degli Dei. Episodio della Torre di Babele. Gli Annunaki confondono le lingue dell'uomo. Fallito il suo golpe, Marduk/Ra torna in Egitto, depone Thoth e cattura il suo fratello minore Dumuzi, che si era fidanzato con Inanna. Dumuzi viene accidentalmente ucciso; Marduk viene imprigionato vivo nella Grande Piramide (di Giza NDR). Liberato poi attraverso il condotto di emergenza, va in esilio. 3100 Dopo 350 anni di caos, il primo faraone egizio si installa a Menfi. La civiltà arriva nella Seconda Regione (l'Egitto NDR). 2900 A Sumer il potere regale passa alla città di Erech. Inanna ottiene il dominio sulla Terza Regione (Harappa e Moenjo-Daro NDR); comincia la civilt à dell'Indo. 2650 La capitale reale di Sumer viene pi ù volte spostata. L'autorità regale si deteriora. Enlil perde la pazienza per la disobbedienza delle moltitudini umane. 2371 Inanna si innamora di di Sharru-Kin (Sargon). Egli fonda una nuova capitale, Agade (Akkad). Nasce l'impero accadico. 2316 Con l'obbiettivo di governare tutte e quattro le province, Sargon preleva un po di suolo sacro da Babilonia. Divampa di nuovo il conflitto Marduk-Inanna, e finisce solo quando Nergal, fratello di Marduk, si reca dal Sud dell'Africa a Babilonia, per convincere Marduk a lasciare la Mesopotamia. 2291 Naram-Sin sale al trono di Akkad. Spinto dalla bellicosa Inanna, penetra nella penisola del Sinai e invade l'Egitto. 2255 Inanna usurpa il potere in Mesopotamia; Naram-Sin contamina Nippur. I Grandi Annunaki fanno sparire Agade. Inanna fugge. Sumer e Akkad vengono occupate da truppe fedeli a Enlil e Ninurta. 2220 La civilt à sumerica si eleva a nuove vette sotto i sovrani illuminati di Lagash. Thoth aiuta il suo re Gudea a costruire un tempio-zigurrat per Ninurta. 2193 Terah, padre di Abramo, nasce a Nippur in una famiglia di alto rango sacerdotale-politico. 2180 L'Egitto viene diviso: i seguaci di Ra/Marduk mantengono l'alto Egitto (il Sud); i faraoni suoi avversari ottengono il trono del basso Egitto (il Nord). 2130 Poich é Enlil e Ninurta sono sempre pi ù spesso lontani, declina anche in Mesopotamia l'autorità centrale. Il tentativo di Inanna di riottenere la sovranit à per Erech non dura a lungo. Il secolo fatale (A.C.) 2123 Abramo nasce a Nippur. 2113 Enlil affida le terre di Shem a Nannar; Ur viene dichiarata capitale del nuovo impero. Ur-Nammu sale al trono e viene chiamato Protettore di Nippur. Un sacerdote di Nippur Terah, padre di Abramo viene a Ur per stringere un legame con la corte reale. 2096 Ur-Nammu muore in battaglia. Il popolo considera la sua morte un tradimento di Anu ed Enlil. Terah parte con la sua famiglia per Harran. 2095 Shulgi sale al trono di Ur e rafforza i legami imperiali. Mentre prospera l'impero, Shulgi cede al fascino di Inanna e diviene il suo amante. Concede Larsa agli Elamiti in cambio dei loro servigi come legione straniera. 2080 Principi tebani fedeli a Ra/Marduk, durante il regno di Mentuhotep, si spingono a nord. Nabu, figlio di Marduk, fa proseliti per suo padre nell'Asia occidentale. 2055 Su ordine di Nannar, Shulgi manda truppe elamite a sedare la rivolta delle città cananee. Gli Elamiti arrivano alla porta della penisola del Sinai e del suo porto spaziale. 2048 Shulgi muore. Marduk si sposta nella terra degli Ittiti. Abramo viene mandato a Canaan con un corpo scelto di cavalieri. 2047 Amar-Sin (il biblico Amraphel) diventa re di Ur. Abramo va in Egitto, ci resta cinque anni, poi ritorna con atre truppe. 2041 Amar-Sin, spinto da Inanna, forma una coalizione di re dell Oriente e lancia una spedizione militare a Canaan e nel Sinai, con a capo l'elamita Kedorla omer. Abramo blocca la loro avanzata alle porte del porto spaziale. 2038 Mentre l impero va disintegrandosi, Shu-Sin subentra ad Amar-Sin sul trono di Ur. 2029 Ibbi-Sin subentra a Shu-Sin. Le province occidentali sono sempre pi ù inclini a riconoscere Marduk come loro divinità. 2024 Alla testa dei suoi seguaci, Marduk marcia su Sumer e si incorona da se sovrano di Babilonia. I combattimenti si estendono alla Mesopotamia centrale. Il tabernacolo di Nippur viene attaccato in maniera sacrilega. Enlil chiede che Marduk e Nabu vengano puniti; Enki si oppone. Nergal e Ninurta distruggono (con bombe atomiche NDR) il porto spaziale e le ribelli città cananee (Sodoma e Gomorra NDR). 2023 I venti portano su Sumer la nube radioattiva. La gente muore di una morte terribile, gli animali periscono, l'acqua è avvelenata, la terra si inaridisce. La grande civiltà di Sumer si esaurisce. La sua eredità passa alla progenie di Abramo, poiché egli genera all'età di cento anni un erede legittimo: Isacco. fonte:usac.it
Archeoufo: Annunaki e Nibiru Zecharia Sitchin, analizzando antiche tavolette ed opere sumere, potè avanzare la "Teoria dell'Antico Astronauta", con la quale provava che l'uomo ... google.it 28/01/09

martedì 27 gennaio 2009

Io so

Io so. Salvatore Borsellino

Io so. Sonia Alfano

Io so. Carlo Vulpio

Io so. Antonio Di Pietro

Io so. Marco Travaglio

lunedì 26 gennaio 2009

Genchi: «Non esiste nessun archivio: messa in scena per coprire altri reati»

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L’allarme intercettazioni rilanciato da Berlusconi è una bufala. Anzi una “furbata” bella e buona per confondere le idee all’opinione pubblica.
Egli sta giocando d’anticipo per smorzare l’indignazione che potrebbe causare l’imminente legge che si accinge a varare sulla limitazione dell’uso delle intercettazioni da parte dei magistrati.Non è vero, infatti, quanto da lui affermato, secondo cui “un signore ha messo sotto controllo 350.000 persone”, (riferendosi al consulente della Procura Gioacchino Genchi), né è vero che ci siano mai state intercettazioni telefoniche o acquisizioni di tabulati telefonici avvenuti abusivamente o in modo non consentito dalla legge o nei riguardi di persone che, per il loro ruolo di parlamentari o agenti segreti, non potevano essere intercettati.
Ora, che Berlusconi ed i suoi sodali dicano delle falsità è risaputo. Ma è mortificante assistere alla mistificazione che taluni attempati politici dell’opposizione, la stampa e la televisione ufficiale stanno facendo sulla vicenda: con il loro modo di raccontare i fatti stanno facendo credere che ci sia stata una persona (Gioacchino Genchi) che, in modo indebito ed illecito, abbia “raccolto informazioni” su un sacco di personalità pubbliche e che abbia fatto ciò in combutta con un magistrato megalomane (Luigi De Magistris) per destabilizzare lo Stato e per creare confusione sociale.Le cose non stanno così. Nessuna intercettazione telefonica è stata disposta da De Magistris .

Eluana, il Tar accoglie il ricorso

Un duro colpo, dopo le dichiarazioni della Mercedes Bresso, inferto dallo stato di diritto e dalla legalità al fondamentalismo ideologico religioso disumano e ipocrita degli Ayatollah cattolici ed al "caro" Formigoni.
Eluana, il Tar accoglie il ricorsocontro la Regione Lombardia
Il Tar ha accolto il ricorso del professor Vittorio Angiolini e dell’avvocato Franca Alessio contro la Regione Lombardia e il caso Englaro torna a far discutere.
Prima di tutto, il Tar dice quello che decine di giuristi, tranne una minoranza fortemente orientata non solo dal codice, ma anche dalla religione, affermava: e cioè che la decisione della corte d’appello di Milano rappresenta un accertamento definitivo e non più impugnabile. Ma non solo. Un padre, che in assenza di leggi, ha colmato i vuoti, passaggio legale dopo passaggio legale, dai primi passi mossi insieme all’a vvocato Maria Cristina Morelli a questi ultimi che l’hanno portato a vincere anche in Cassazione, ha quindi il «diritto-potere» di esercitare come di rifiutare le cure in nome e per conto di sua figlia.
Papà Beppino, che dal 2000 diceva di essere «la voce di Eluana», può dunque farla sentire e sostenere che quell’«invasione di mani altrui», dopo 17 anni e otto giorni di stato vegetativo persistente, va rifiutata. C’è un passaggio ancora più profondo, che va in contrasto con alcune richieste della curia torinese: l’obiezione di coscienza, dice il Tar, in questo caso non c’è. Infine, se questo è il quadro, la Regione Lombardia non può negare di sospendere le cure e deve anche indicare la struttura adeguata.Come si vede, il presidente Roberto Formigoni esce sconfitto sul piano del diritto da questa decisione. Esce sconfitto anche quel gruppo di persone collegate al ministero del Welfare che in questi mesi hanno trasformato una tragedia in una guerra senza esclusione di colpi bassi. «Io - dice il professor Angiolini - ho fatto il possibile per affarmare quello che il signor Englaro mi ha sempre chiesto, di provare a vivere in uno stato di diritto, facendo ogni cosa alla luce del sole. Non ho mai avuto dubbi della vittoria nei tribunali, ma il prezzo personale che ha pagato e che paga la famiglia che assisto è davvero alto».

domenica 25 gennaio 2009

Valzer con Bashir

clicca sull'immagine per vedere il trailer

Un film animato che racconta la tremenda strage che si consumò nell'agosto dell'82 nei campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila, vicino Beirut. Un film candidato al premio Oscar come miglior film straniero, un film che può fare anche riflettere parecchio su cosa sta accadendo in questo periodo nella striscia di Gaza. Una sera, al tavolo di un bar, un vecchio amico racconta al regista Ari un incubo ricorrente nel quale lui è inseguito da 26 cani furiosi. Ogni notte, lo stesso numero di cani. I due uomini deducono che ci sia un collegamento con la missione dell'esercito israeliano durante la prima guerra in Libano a cui hanno partecipato nei primi anni '80. Ari però ricorda molto poco di quel periodo, e decide di esplorare il mistero rintracciando vecchi amici.

Non lasciamoli soli! Roma 28 Gennaio 2009

Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, sarà a Roma il 28 gennaio 2009 in piazza Farnese alle ore 9 per testimoniare contro la distruzione della Giustizia alla manifestazione indetta dall'Associazione dei familiari delle vittime di mafia. Io ci sarò. Paolo Borsellino fu ucciso con il tritolo. De Magistris, Apicella e la Forleo sono stati sospesi o trasferiti. Il risultato è lo stesso: la giustizia muore. I sepolcri imbiancati della ex sinistra stanno a guardare la fine della democrazia, i piduisti insieme alla Lega stanno finendo il lavoro. Non voltiamoci dall'altra parte. L'APPELLO DI Sonia Alfano "Io so che in Parlamento siedono mafiosi, amici di mafiosi, servitori di mafiosi, protettori di mafiosi e lo sanno molte Procure d’Italia, molti giornalisti e anche molti italiani, ma non abbastanza. Io so che il presidente del Senato, Schifani, è stato consulente al comune di Villabate quando lo stesso comune era sotto il controllo del clan Mandalà, e che dello stesso boss Mandalà Schifani è stato socio nella Siculabrokers.Io so che il ministro Alfano si è baciato con il boss Crocenapoli al matrimonio della figlia dello stesso boss di Cosa Nostra. Io so che Marcello Dell'Ultri, pregiudicato per vari reati, è stato condannato in primo grado per mafia e lo stesso Dell'Utri ha detto che Vittorio Mangano, stalliere di Arcore e mafioso, per lui è un eroe. Io so che ci sono molti magistrati corrotti, mafiosi e amici di mafiosi che vanno a pranzo e a cena con i boss e con i cognati dei boss, eppure loro non sono stati puniti, ma premiati e promossi. Io so che l'Articolo 3 dice che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge. So, invece, che quattro cariche dello Stato hanno fatto di tutto per non farsi processare e sono al di sopra della legge. Io so che l'articolo 21 dice che tutti hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.So purtroppo che questo non è stato mai rispettato, so che non abbiamo una stampa libera e che tantissimi giornalisti sanno, fanno finta di non sapere, chiudono gli occhi e sono asserviti al sistema di potere. Io so che l'articolo 101 della nostra Costituzione dice che la giustizia è amministrata in nome del popolo e che i giudici sono soggetti soltanto alla legge e non all'abuso della legge o al potere politico. Io so che Luigi De Magistris, Clementina Forleo, il procuratore Apicella sono stati trasferiti perché hanno osato indagare sui poteri forti, sui politici, sugli imprenditori e gli amici dei politici. Io pensavo di aver dato a questo Paese ciò che di più grande possedevo, la mia famiglia, e invece mi rendo conto che è stato un sacrificio probabilmente vanificato anche se fatto in difesa di uno Stato di diritto. Ed è stato vanificato con l'instaurazione di questo regime dittatoriale. Quando guardo il tricolore provo grande rabbia perché identifico il rosso che lo tinge col rosso del sangue dei nostri cari.Ecco perché per me scendere in piazza oltre che un diritto è un dovere, nei confronti di chi per la nostra democrazia ha perso la vita. Se non mostreremo tutta la nostra indignazione questo regime, in assenza di reazione, si sentirà autorizzato a calpestare la nostra dignità.Ecco perché invito tutti i cittadini che vogliono manifestare con noi a scendere in piazza, a Roma il 28 gennaio alle 9 in piazza Farnese." Sonia Alfano

sabato 24 gennaio 2009

Io ne ho visto cose che voi umani non potreste mai immaginarvi.

Rivisitazione moderna della citazione nel film Blade Runner ( 1982 ) dell’attore Ridley Scott nei panni del replicante Roy
elaborazione 17 settembre 2008“
Ho visto a centinaia di miglia dalla costa in Sardegna,il mega Yatch di Berlusconi spinto a nuoto dai comunisti di tutta Italia mentre Emilio Fede sulla prua indossandouna canottiera con i colori di Forza Italia spalmava l’abbronzante sulle spalledel suo capo
Ho visto il ministro Brunetta “gravemente malato” in un lettod’ospedale mentre cercava aiuto e il medico fiscale visitarlo mentre sorridendo diceva sottovoce “ E ora come la mettiamo “mentre tutti gli infermieri assenteisti ma presenti per l’occasione colpirlo ripetutamente alla testa e lui rantolandocon un filo di voce “maledetti Fannull…. “ sino a svenire ;
Ho visto Tremonti ospite della trasmissione Ballarò, anche sein realtà nessuno lo aveva invitato dire cose di economia che aveva letto da ragazzo inun Bignami del 1965 maquando ho capito che lui stesso non era pienamente convinto di quello che dicevaho preferito cambiarecanale sino alla fine del 2008;
Ho visto 87.000 insegnanti leggermenteincazzati sotto casa del ministroMaria Stella Gelmini e milioni di bambini coni loro zainetti invadere il quartiere e cattedre accatastate sul giardino della sua casa e lei affacciata albalcone con il megafono dire :“ Il maestro unico è la sola via percorribile suvvia non prendetevela….sono tagli necessari per ilrilancio della nostra economia “ e la folla inferocita all’unisono urlare : “Scendi che dobbiamo farti un discorso “ UNICO “
Ho visto alcune prostituite “ battere sul marciapiede “.la povera Carfagna e sempre lo stesso giorno i clienti delle stesse prostitute “ battere “ la Carfagnae in serata alcuni ministri del suo gruppo “ batterla “ ripetutamente dicendole “Ma che razza di leggi hai fatto , non lo sapevi che ogni sera noici prendevamo uno svago dopo le “ puttanate …che facevamo in parlamento ? e ribatterla a pugni e calci
E per finire :
Ho visto acqua passare sotto i ponti e“ UN PONTE “ passare sopra l’acquadello Stretto di Messina ma questo è ancora da vedersi ……………..

venerdì 23 gennaio 2009

Siamo il partito di FORZA ITALIA

pubblicata su FACEBOOK da Stefania Pipitone
  • Nel nostro partito politico manteniamo le promesse.
  • Solo gli imbecilli possono credere che
  • non lotteremo contro la corruzione.
  • Perché se c'è qualcosa di sicuro per noi è che
  • l'onestà e la trasparenza sono fondamentali
  • per raggiungere i nostri ideali.
  • Dimostreremo che è una grande stupidità credere che
  • la mafia continuerà a far parte del nostro governo come in passato
  • Assicuriamo senza dubbio che
  • la giustizia sociale sarà il fine principale del nostro mandato.
  • Nonostante questo, c'è gente stupida che ancora pensa che
  • si possa continuare a governare con i trucchi della vecchia politica.
  • Quando assumeremo il potere, faremo il possibile affinché
  • finiscano le situazioni di privilegio.
  • Non permetteremo in nessun modo che
  • i nostri bambini muoiano di fame.
  • Compiremo i nostri propositi nonostante
  • le risorse economiche siano esaurite.
  • Eserciteremo il potere fino a che
  • Si capisca da ora che
  • Siamo il partito di FORZA ITALIA, la nuova politica
ORA PROVATE A RILEGGERE PARTENDO DAL BASSO

Politici senza vergogna!

Palermo, mogli e parenti sfrecciano col pass
Qual è il problema più grave che affligge la Sicilia? La piaga che la diffama nel mondo? Il traffico, certamente. Era la battuta chiave del film di Roberto Benigni "Johnny Stecchino". Ed è forse per questo che in tanti a Palermo si sono lanciati su uno dei privilegi più ambiti nell'Italietta delle scorciatoie: il permesso per le corsie preferenziali. Come la più celebre spedizione garibaldina, oggi sono a mille a fare breccia nei divieti alla circolazione e infilarsi in strade libere sfrecciando accanto a code consolidate. La cronaca cittadina di Repubblica ha reso noto l'elenco dei 1060 infiltrati. C'è ad esempio Vittorio Sgarbi, che fa il sindaco di Salermi (Trapani) ma ottenne il pass quando era commissario per il sito archeologico di Piazza Armerina (Enna): in entrambi i casi, incarichi che non dovrebbero richiedere l'alta velocità nell'attraversare Palermo. Ma fa molto discutere anche il permesso concesso alla moglie di Angelo Alfano, ministro per la giustizia. Per carità, di sicuro oggi la signora Alfano ha sacrosanto diritto a scorta e corsie lampo. Il fatto è che il permesso venne concesso prima della nomina a Guardasigilli, quando il marito era il coordinatore regionale di Forza Italia: la signora Alfano lo chiese e ottenne come "titolare di uno studio legale", praticamente la sola con questa motivazione. Molti invece sono i parenti che circolano rapidamente grazie ad illustri rappresentati in Comune che hanno ottenuto pacchetti di autorizzazioni. C'è Massimo Collesano, funzionario municipale ed ex responsabile dei Grandi eventi cittadini, ne ha ottenuti otto: uno è andato alla compagna, uno a un 73 enne con utilitaria Ford e uno a una signora di 83 anni che lo usa per una potente Bmw. Otto permessi anche al dirigente del settore Verde, uno per la Fiat della sua consorte: ma si vede che i giardini impongono la fretta. Un esponente dell'Udc ne ha ottenuti tre, pur non avendo incarichi nell'amministrazione cittadina: ma la politica non può perdere tempo nel traffico normale. Altri invece hanno presentato motivazioni singolari. Lucio Tasca, patron della casa vinicola, ha ottenuto il lasciapassare come avvocato cassazionista. Per non parlare di una lista di raccomandati, beneficiati come esponenti di onlus, prive di telefono e di sito web, ma pronte a correre senza intoppi. Adesso il sindaco di centrodestra Diego Cammarata dovrà rinnovare i permessi che la sua giunta ha regalato: chissà se usera maggior rigore. O se la logica del piccolo privilegio verrà premiata ancora una volta. Qui sotto un video dell'On. Barbieri, del Popolo delle Libertà, non nuovo a questi"capolavori", prende la parola e, in un momento così delicato e tragico per l'Italia e gli Italiani, sentite e guardate un poco di cosa si interessa in questo lungo intervento. Andate a vedere su YouTube, gli altri "interventi di questo "politico" pagato profumatamente da tutti noi...
GUARDATELO... E' ASSOLUTAMENTE DA VEDERE!!!

mercoledì 21 gennaio 2009

TORRI GEMELLE: CROLLI PASSIVI, O DEMOLIZIONI CONTROLLATE?

fonte arcoiris.net
E' noto come le Torri Gemelle fossero state progettate per reggere all'impatto di mutlipli aerei commerciali, grazie alla poderosa serie di piloni centrali di acciaio di supporto, ed alla particolarissima struttura esterna, a maglie in acciaio incrociate, che permetteva di redistribuire il carico sulle quelle restanti, in caso che una parte di esse fosse venuita a mancare. Ed infatti, ambedue gli edifici avevano retto egregiamente agli impatti, oscillando, scricchiolando e vibrando per qualche minuto, prima di ritornare stabili e immobili, con il carico redistributo ben sotto i margini di tolleranza. E gli incendi stessi, sviluppatisi a causa della fuoriuscita di kerosene, erano durati molto poco, senza mai raggiungere, nemmeno al momento delle esplosioni, le temperature necessarie ad indebolire l'acciaio delle strutture portanti. Svariati studi di architettura hanno respinto con decisione l'ipotesi dell'indebolimento progressivo dell'acciaio, ricordando che prima dei crolli il fumo di ambedue gli incendi era addirittura diventato nero, segno evidente... che le fiamme avevano ormai finito di consumare il materiale disponibile. Nel frattempo, si era vista gente affacciarsi dalle voragini stesse provocate dagli aerei, a conferma che in quella zona non ci potessero essere i 1500 gradi necessari a fondere l'acciaio. Inoltre, molte persone che stavano ai piani superiori, sono riuscite a scendere fino a terra, attraversando quindi i piani incendiati. Hanno tutte raccontato di aver incontrato moltissimo fumo, ma un calore minimo. La seconda Torre, poi, ha visto all'interno un incendio ancora minore, poichè la maggior parte del carburante è fuoriscita in diagonale, esplodendo nella terribile palla di fuoco che tutti abbiamo visto in TV. Eppure, inspiegabilmente, misteriosamente, improvvisamente, dopo aver retto per più di un'ora ciascuna, le Torri sono ambedue crollate, accartocciandosi su se stesse, in maniera praticamente identica, tanto rapida quanto simmetrica, e senza minimamente danneggiare gli edifici circostanti. Il solo fatto che due Torri di 400 metri cadano, nel centro di Manhattan, senza colpire uno solo degli edifici circostanti, è certo da Gunness dei primati. Stessa sorte, ancora più inspiegabile, è toccata nel pomeriggio al WTC7, un grattacielo in cemento armato di 40 piani, che aveva subito solo un incendio limitato, e non era stato nemmeno sfiorato dagli aerei. Un grattacielo molto simile ha bruciato di recente, a Madrid, per oltre 48 ore, sviluppando temperature decisamente superiori, senza che la struttura di acciaio cedesse minimamente in alcun punto. Dall'inizio della storia dell'ingegneria civile, nessun grattacielo in cemento armato era mai crollato per effetto del fuoco. L'11 Settembre 2001, nello stesso luogo, e nell'arco di poche ore, ne sono caduti addirittura tre fra i più moderni e robusti del mondo. Il fatto che vi siano molte testimonianze che parlano di "multiple esplosioni", avvenute prima e durante i crolli stessi; il fatto che i detriti siano stati lanciati con forza in orizzontale, a grande distanza, e addirittura verso l'alto; il fatto che tutto si sia ridotto in polvere finissima, senza che sia rimasto un solo blocco di cemento intatto; il fatto che tutto l'acciao dei piloni rimasto sia stato svenduto o riciclato in gran fretta, senza che nessuno potesse prima analizzarlo; il fatto che la proprietà - a sua volta fresca di poche settimane - avesse appena stipulato un vantaggiosissimo contratto assicurativo contro attacchi terroristici (ha di recente incassato 7 miliardi di dollari), e tanti altri particolari che qui non c'è spazio per illustrare, hanno fatto pensare a molti che si fosse trattato di demolizioni controllate. Questo filmato offre dei semplici elementi visivi, senza commento di alcun tipo. A voi il giudizio finale.

lunedì 19 gennaio 2009

Articolo pubblicato in Danimarca: Stato di diritto sotto assedio in Italia

Stato di diritto sotto assedio in Italia

Pubblicato giovedì 8 gennaio 2009 in Danimarca

[Information.dk]

Il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi vuole riformare il sistema giudiziario italiano, che è sempre stato il suo incubo personale, e sogna di terminare la sua carriera come Presidente della Repubblica. “Tutto ciò che riguarda politica ed etica in uno stato di diritto gli è estraneo”, dice un prestigioso intellettuale italiano.

Chi non ha un sogno o due nel cassetto? Ma Silvio Berlusconi è un sognatore speciale:

”Non c`è sognatore più grande di me, ma io sono un sognatore realista. Altri hanno sogni che rimangono tali mentre io cerco di realizzare i miei sogni” ha spiegato il Primo Ministro.

Nel 1977 Berlusconi realizzò il suo sogno di far soldi con le TV commerciali, quando assunse Mike Bongiorno (l’equivalente italiano di Otto Leisner) come conduttore del quiz televisivo ”I sogni nel Cassetto”. In seguito acquisì 3 canali televisivi nazionali, divenne il più ricco del Paese, creò il proprio partito politico e nel 1994 divenne presidente del consiglio per la prima volta. Ma i sogni di Berlusconi non si fermano qui:

In un discorso prima di Natale il Primo Ministro ha annunciato che il governo nel 2009 lavorerà per la riforma del sistema giudiziario, che – tra l’altro – limita l’autonomia del Pubblico Ministero. Per gli intellettuali e gli esperti di diritto italiani questo più che un sogno è un incubo.

”Sono in gioco le garanzie del diritto, i diritti dei cittadini ed il principio di uguaglianza davanti alla legge. Se il sistema giudiziario è governato dai politici, diventa un’arma nella battaglia politica. Mi sembra assurdo che si continui su questa strada e che nessuno ne evidenzi i rischi” ha affermato l´ex presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky.

Modifiche alla Costituzione

Quando Berlusconi nel gennaio del 1994 decise di ”scendere in campo”, sembra abbia affermato ”Sono costretto ad entrare in politica, altrimenti mi mettono in galera”.

A novembre dello stesso anno – durante una conferenza delle Nazioni Unite a Napoli sul tema della criminalità organizzata, i giudici di Milano gli recapitarono un avviso di comparizione per corruzione. Ciò comportò – dopo solo 7 mesi – la caduta del governo. All´indomani della terza vittoria elettorale dell’aprile 2008, il Primo Ministro risultava implicato in diversi processi. Un decreto legge ha però consentito allo stesso di ottenere l’immunità fino alla fine del mandato.

E dopo la convincente vittoria elettorale la battaglia di Berlusconi contro i pubblici ministeri – dallo stesso considerati avversari politici – è potuta iniziare.

La riforma comporta tra l´altro che il ministero della Giustizia potrà decidere che tipo di reati deve perseguire la pubblica accusa e la priorità degli stessi. La riforma necessita di una modifica della Costituzione che per ora sembra possa contare sulla maggioranza dei voti in parlamento.

Molti osservatori temono che una lunga serie di casi di corruzione riguardanti parlamentari e politici locali aderenti al maggiore partito d’opposizione, Partito Democratico, convincerà i politici dell’opposizione a sostenere il piano di Berlusconi.

”È contro il principio della divisione dei poteri trasformare la Costituzione in uno strumento di potere. Ed è proprio quello che sta accadendo. Abbiamo un parlamento che ha già dimostrato la sua debolezza verso un governo che impone le proprie scelte grazie ai voti di fiducia. Adesso è il turno della giustizia,” commenta Gustavo Zagrebelsky.

Peggio del fascismo

Gli italiani parlano molto al telefono e quindi le intercettazioni e le sofisticate analisi del traffico telefonico sono strumenti molto importanti per mettere in carcere boss mafiosi, arrestare presunti terroristi e svelare la corruzione politica. Ora il governo intende ridurre l’uso delle intercettazioni nelle indagini su reati con pene superiori a 10 anni di carcere. Il presidente dell’Associazione Antimafia – Piero Grasso – ha avvisato il parlamento sul rischio che ciò comporta per la lotta alla mafia.

Nel 2007 furono effettuate circa 80.000 intercettazioni telefoniche per un costo complessivo di 224 milioni di euro. Il governo ritiene che la spesa sia troppo alta (ma non nomina le entrate dei beni confiscati proprio grazie alle stesse intercettazioni) e che il metodo sia troppo invadente sottolineando l’inaccettabilità del fatto che le trascrizioni delle bobine possano finire sui giornali.

Berlusconi stesso è stato vittima di intercettazioni diventate poi pubbliche. Queste rivelavano il suo grande interesse per giovani attrici ed il tentativo di corrompere avversari politici: ”Tutto ciò che riguarda politica ed etica in uno stato di diritto gli è estraneo” scrive Alberto Asor Rosa in un articolo sul Manifesto, un quotidiano di sinistra, dove sostiene che il regime di Berlusconi per certi aspetti è peggiore di quello di Mussolini. Secondo Asor Rosa ”Il livello di corruzione sotto Berlusconi non ha pari nell’amministrazione fascista delle istituzione e del potere.”

Sogni presidenziali

Poco prima di Natale Berlusconi ha reso pubblica l’intenzione di instaurare il voto diretto per l’elezione del Presidente della Repubblica facendo così dell’Italia una repubblica presidenziale.

Se ciò si avverasse, ci si aspetta che lo stesso Berlusconi si candidi, quando nel 2013 si dovrà trovare un sostituto all’attuale Presidente Giorgio Napolitano. La Lega Nord certamente alzerà il prezzo per la realizzazione del sogno di Berlusconi. Il partito esige tra le altre cose che la riscossione fiscale sia di competenza delle regioni. Ma il Primo Ministro è un sognatore realista e sarà senz’altro pronto a vendere qualche pezzo di unità nazionale per realizzare i suoi sogni. La proposta di un sistema fiscale di tipo federale è già all’ordine del giorno nelle prime riunioni ministeriali del nuovo anno.

”Il terzo governo Berlusconi rappresenta il punto più basso nella storia d’Italia dall’Unità nel 1870 ad oggi” scrive Alberto Asor Rosa ed aggiunge :”A causa della supremazia degli interessi privati sugli interessi della collettività, il rapporto tra cittadini ed istituzioni non è mai stato peggiore di adesso.

Fino ad ora nessuna dittatura europea del ‘900 (neanche il fascismo italiano) aveva permesso che gli interessi privati dei leader politici fossero alla base del lavoro legislativo e giudiziario.

[Articolo originale di Mads Frese]

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sabato 17 gennaio 2009

Gaza: più informazioni

Più informazioni e meno processi ai giornalisti

fonte www.articolo21.info

L'associazione Articolo21 insieme alla Tavola della Pace ha deciso ad Assisi di lanciare l'appello affinchè si esca dalla logica della propaganda e sia consentito a tutta la stampa straniera di documentare ciò che sta accadendo a Gaza. Tra le prime adesioni a questo appello quella di Vincenzo Vita, Gianni Cuperlo, Fulvio Fammoni, Paolo Serventi Longhi. Ci auguriamo che la Rai, invece di processare Santoro o qualche altro programma voglia promuovere più informazione su quanto sta accadendo attraverso approfondimenti straordinari consentendoci di ascoltare tutte le voci e magari realizzando anche un confronto sulle modalità di risoluzione della crisi ad esempio tra Frattini e D'Alema, attuale e precedente ministro degli Esteri. Ci attendiamo inoltre di sapere a quale programmazione speciale ha pensato nel corso del 27 gennaio prossimo, giornata della memoria per ricordare gli orrori dell'olocausto e ribadire l'inaccettabilità di qualsiasi forma di antisemitismo.

NON ACCETTANDO LE CONDIZIONI POSTE DA ISRAELE PER LA TREGUA, HAMAS RISCHIA L’ESTINZIONE FISICA – di Marc Innaro* / NESSUNA SPERANZA DAL MARE. ISRAELE RESPINGE LA TREGUA /IL TUNNEL DI GAZA E L'ITALIA ASSENTE- di Santo della Volpe / DAL MARE... SPERANZA O DISTRUZIONE?- di Vittorio Arrigoni* / SABATO 17 GENNAIO AD ASSISI PER LA PACE – di Tavola della Pace / Firma anche qui l'appello della Tavola della Pace

giovedì 15 gennaio 2009

Per tutto il resto c'è sòla card

Fonte: libero.it----------- Una tessera su tre è vuota: mancano infatti i 120 euro di accredito su oltre un terzo delle card distribuite ai cittadini. La spesa te la paghi tu, solo l'umiliazione è gratuita Umiliante già in partenza, questa social card. Come una paghetta settimanale (anzi, peggio: mensile) accordata dopo una vita di lavoro e una pensione da sussistenza da uno Stato che assume atteggiamenti paternalistici nei gesti di facciata salvo poi rivelarsi inconsistente e inattendibile. Una sorta di genitoriale «tieni, comprati quello che vuoi con questi quaranta euro» che ora sfiora il grottesco. Perché la promessa «paga Pantalone» s'è già rivelata un bluff. Pantalone ha già le tasche semivuote. Non sono infrequenti infatti le magre figure alla cassa, col fiducioso possessore di social card scornato perché la tessera non è stata caricata e costretto di tutta fretta a rovistare nel portafoglio cercando contanti, un bancomat o un'altra carta di credito. O, nei casi peggiori, nelle condizioni di dover lasciare alla cassiera la propria spesa, come riferisce un'inchiesta di Repubblica. Insomma, la spesa te la paghi tu: solo l'umiliazione è gratuita. E sì che lo stesso Berlusconi s'era premurato di sottolineare che la tessera azzurrina (il colore del partito-squadra) era anonima «per non creare imbarazzo». Delicatezza e attenzione alle fasce meno abbienti: una delle tante promesse elargite a trentadue denti il 19 giugno scorso, con la grancassa governativa mobilitata per annunciare al popolino la lieta novella. Ovverossia, 40 euro al mese, 80 euro accreditati ogni due mesi per un anno intero. In anticipo, perfino, sul crollo a effetto domino di tutte le borse internazionali, travolte dalla crisi dei mutui statunitense e in asfissia per l'incombente recessione. E poiché ormai tutti i parametri sono saltati e nell'impoverimento generale chi ha sul conto in banca 15mila euro non è da considerarsi una persona bisognosa anche se la pensione o lo stipendio che percepisce non gli consentono di arrivare a fine mese, bisognava essere al limite dell'indigenza per poter avere l'agognata tessera. Ordinatamente, in fila per ore, i 520mila in possesso dei necessari requisiti - reddito dai 6 mila euro agli 8 mila, coppie di anziani, famiglie con figli a carico non oltre i tre anni, una sola casa di proprietà, un'automobile e un'utenza elettrica attiva - hanno completato le pratiche entro fine anno, come da scadenza ufficiale. Per ritrovarsi - molti di loro - con un pugno di mosche in mano. Perché al 30 dicembrel'Inps dichiarava di aver ricaricato solo 330 mila tessere. Le altre, vuote. Così almeno duecentomila di queste belle (e costose) tesserine (valgono 50 centesimi l'una, più un euro per la ricarica bimestrale, più il 2 per cento per le spese del circuito bancario: totale 8 milioni e 500mila di euro di spese per lo Stato, a pieno regime) sono una beffa. Perfettamente inutili. Servono per lo più per procurarsi esperienze avvilenti, come se già l'estrema povertà non bastasse, visto che solo al momento di pagare c'è modo di scoprire se sono o meno scoperte. E pensare che c'è stato chi a momenti moriva di crepacuore per la rabbia di non riuscire a dimostrare, agli sportelli, di averne diritto. O chi è arrivato ad uccidere, preso dalla follia di quest'assurda e vana corsa alla tessera. Ma perché prendersela così tanto? Con calma, tutto si sistema. Lo sanno bene gli istituti religiosi che hanno fatto incetta di tesserine azzurro cielo. Fede nella Provvidenza, ci vuole.
La Social Card

Luciana Littizzetto: la Social Card