"Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione"
Robert Francis Kennedy

lunedì 13 ottobre 2008

Berlusconi e la Loggia P2

Si trattava di una loggia massonica appartenente al Grande Oriente d’Italia. A differenza di altre logge la P2 era una loggia coperta, segreta. A capo di Propaganda Due c’era il Gran Maestro Licio Gelli. Il 17 marzo 1981, durante una perquisizione, viene rivenuta nella sua villa di Arezzo, Villa Wanda, la lista con i nomi degli alti ufficiali delle forze armate e di funzionari pubblici affiliati alla loggia P2.Dentro la lista ci sono molti nomi: da Vittorio Emanuele di Savoia a Silvio Berlusconi. Da Antonio Amato a Maurizio Costanzo. Militari, giornalisti, politici, uomini dello spettacolo. Ci sono proprio tutti. Una sorta di Stato nello Stato. Militari e forze dell'ordine: 208, Uomini politici: 67, Dirigenti ministeriali: 52, Dirigenti di banche: 49, Industriali: 47, Medici: 38, Docenti universitari: 36, Commercialisti: 28, Avvocati: 27, Dirigenti industriali: 23, Giornalisti: 27, Magistrati: 18, Imprenditori: 18. Liberi professionisti: 17, Presidenti di Società private: 12, Dirigenti di Società pubbliche 12, Attività varie: 12, Segretari particolari di politici 11, Associazioni varie: 10, Enti assistenziali e ospedalieri: 10, Funzionari regionali: 7, Dirigenti comunali: 8, Presidenti di Società pubbliche 8, Sindacalisti: 2, Diplomatici: 9, Provveditori agli studi: 2, Commercianti: 1, Consulenti finanziari: 4, Compagnie aeree: 8, Editori: 4 Dirigenti editoriali: 6, Scrittori 3, Dirigenti rai-tv: 10, Compagnie di assicurazione: 6, Architetti: 7, Notai: 4, Antiquari: 6, Direttori di Alberghi: 4 953 nomi. Alcuni di loro sono ancora presenti nella vita politica e pubblica italiana: Berlusconi Silvio (tessera n.1816): deputato di Forza Italia. Cicchitto Fabrizio (tessera n.2232): deputato e vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, nonchè editorialista de Il Giornale. Ciuni Roberto (tessera n.2101): collaboratore de Il Giornale e Panorama. Costanzo Maurizio (tessera n.1819): conduttore di Buona Domenica e de Il diario su Canale 5 nonché consulente per La 7. Croce Giuseppe (tessera n. 2071): Giudice per le Indagini Preliminari a Roma. De Carolis Massimo (tessera n.1815): avvocato, amico di Siniscalco, attuale esponente di Forza Italia. Donelli Massimo (tessera n. 2207): attuale direttore di TV Sorrisi e Canzoni (Gruppo Mediaset). Fiori Publio (tessera n. 1878): deputato di AN. Gervaso Roberto (tessera n. 1813) : aveva una rubrica fissa su Rete 4 (Peste e corna) e sul Messaggero. Manca Enrico (tessera n. 2148): dirige l'associazione "Pol-Is" per il "rinnovamento della politica e della democrazia". Attualmente nelle file della Margherita. Martino Antonio (aveva presentato domanda scritta di affiliazione, non fecero in tempo ad approvare il suo ingresso nella P2): ex Ministro della Difesa. Memmo Roberto (tessera n. 1651): avvocato e finanziere dirige la "Fondazione Memmo per l'arte e la cultura". Mosca Paolo (tessera n.2100): oggi direttore del rotocalco Vip e titolare di rubrica fissa quotidiana su Unomattina, in Rai. Nebiolo Gino (tessera n. 2097): attuale giornalista del Foglio di Ferrara e del Giornale di Sicilia. Picchioni Rolando (tessera n.2095): attuale segretario della Fondazione del Libro di Torino (ente organizzatore del Salone del Libro) e direttore esecutivo del World Political Forum. Rizzoli Angelo (tessera n. E.19.77): attuale produttore di cinema/ tv per Rai e Mediaset. Savoia Vittorio Emanuele (tessera n. 1621): mediatore d'affari. Selva Gustavo (tessera n.1814): deputato di An, attuale presidente della Commissione Esteri. Sensini Alberto (piduista "interruptus", come Antonio Martino): giornalista del Gazzettino. Trifone Trecca Fabrizio (tessera n. 1748): titolare di rubrica fissa di medicina "Vivere bene" su Rete 4. Valori Giancarlo Elia (fascicolo n. 0283, espulso dallo stesso Gelli): Presidente della Società Italiana Autostrade e del consorzio di telefonia "Blu" e attuale Presidente dell'Unione Industriale di Roma. (da Avvenimenti del 8/4/2005) L’ombra della P2 è su tutti i misteri italiani. Ecco dove la sigla massonica di Licio Gelli appare nei documenti della magistratura: -Strage del treno Italicus - strage di Bologna - strage di Ustica - strage di Piazza Fontana - strage del rapido 904 - omicidio Calvi - omicidio Pecorelli - omicidio Olof Palme - omicidio Semerari - colpo di stato militare in Argentina - tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese - tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti - caso dei dossier illegali del SIFAR - operazione Minareto - falso rapimento Sindona - tentativo di depistamento durante il rapimento Moro - rapimento Bulgari - rapimento Ortolani - rapimento Amedeo - rapimento Danesi - rapimento Amati - rapporti con la banda della Magliana - rapporti con la banda dei marsigliesi - inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo - riciclaggio narcodollari (caso Locascio) - caso Cavalieri del Lavoro di Catania - fuga di Herbert Kappler - crack Sindona - crack Banco Ambrosiano - crack Finabank - scandali finanziari legati allo IOR - caso Rizzoli-Corriere della Sera - caso SIPRA-Rizzoli - scandalo dei Petroli - caso M. Fo. Biali - caso Eni-Petronim - caso Kollbrunner - cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer - cospirazione politica di Raffaele Giudice - cospirazione politica di Pietro Musumeci - cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna - finanziamenti Fiat alla massoneria Nel 2003 il sito Repubblica.it pubblica un’intervista a Licio Gelli durante la quale egli afferma, parlando della situazione politica italiana che “Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa. Tutto nel piano di Rinascita, che preveggenza, è finita proprio come dicevo io".

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