"Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione"
Robert Francis Kennedy

martedì 17 marzo 2009

"Il Giornale" ovvero:cambiare il senso alle cose!

A volte basta davvero poco per .A volte basta solo levare… che so… tre parole, e tutto diventa più semplice.Mercoledì ILGiornale è uscito con un pezzo interessante dal titolo “Internet, Rivolta anti-Obama”, firmato Matteo Buffolo.Secondo Buffolo (o Truffolo?) , il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante un’intervista al New York Times, si sarebbe espresso sui blog dicendo che: «Sono fuorvianti e semplicistici, li leggo molto raramente».Un’accusa, pare, che i Blogger non hanno preso per niente bene, sempre secondo Buffolo.Solito controllino sui vari riferimenti e…ops... niente di tutto ciò.La chiacchierata, secondo il NYT a un certo punto è andata così:Question: «And television? Do you watch? Web sites?»Answer: «I don’t watch much television, I confess».Q.: «And Web sites?»Q.: «No blogs?»A.: «I rarely read blogs».Tradotto:Domanda: «E la TV? Lei guarda la TV? I siti Web? »Risposta: «Non guardo molta tv, lo confesso»D.: «E siti Web? »D.: «nessun Blog? »R.: «Raramente leggo i blog»Quindi niente…qui nessun segnale di blog fuorvianti e semplicistici. Ma andiamo avanti.A un certo punto il giornalista domanda:« Has anybody said to you, No, sir, you can’t do that? Has there been a moment in these last six weeks where you tried to do something and somebody said, Sorry, sir, it doesn’t work that way?». (Traduzione: qualcuno le ha mai detto, No, signore, le non può farlo? C’è stato un momento in questi ultimi 6 settimane in cui ha provato a fare qualcosa e qualcuno le ha detto, signore non funzionano così le cose?)E Obama, dopo un discorso su Guantanamo e sul modo in cui prende le decisioni, risponde:«And part of the reason we don’t spend a lot of time looking at blogs is because if you haven’t looked at it very carefully then you may be under the impression that somehow there’s a clean answer one way or another – well, you just nationalize all the banks, or you just leave them alone and they’ll be fine, or this or that or the other. The truth is this is a very complex set of problems and bad decisions can result in huge taxpayer expenditures and poor results». (Traduzione: una parte dei motivi per i quali noi non ci occupiamo per troppo tempo dei blog è perché se non li controlli con la dovuta attenzione, potresti avere l’impressione che ci sia una soluzione semplice da una parte o dall’altra – nazionalizzare tutte le banche, o lasciarle da sole e saranno a posto. La verità è che questi sono una serie di problemi complessi e una cattiva decisione può rivelarsi una spesa enorme in tasse e risultati pessimi.)Nulla nemmeno qui. E allora cos’è successo?A un certo punto Buffolo cita Jeremy Gantz su The Raw Story, che dice nelle sue primissime righe “Although he owes his current job in part to the Internet's unique networking and communications tools – and his campaign's unprecedented ability to raise money online – President Obama "rarely" reads blogs because he considers some of them misleading and simplistic”.Che vuol dire “per quanto debba il suo corrente lavoro in parte all’unicità dei mezzi di comunicazione di internet e -può anche ringraziare la raccolta fondi on line per la sua campagna- il Presidente Obama "raramente" leggi i blogs perché ne considera alcuni fuorvianti e semplicistici.Eccoci qui! Ecco dove il Presidente Obama dice che i Blog sono fuorvianti e semplicisti! Ma? che strano…questo è quello che ha scritto Gantz non Obama, quindi Buffolo ha fatto la sintesi della sintesi, oltretutto epurandola di tre fondamentali parole: some of them.È stato Gantz a scriverlo e non Obama a dirlo.Ah quanto poco ci vuole a cambiare il senso delle cose.

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