"Mi rendo conto che c’è
un’enorme confusione
sul problema della mafia.
I mafiosi stanno in Parlamento,
i mafiosi a volte sono ministri,
i mafiosi sono banchieri,
i mafiosi sono quelli che
in questo momento
sono ai vertici della Nazione."
Giuseppe Fava
Se si scorre l'elenco dei Santi Laici, la prima reazione è un senso di vertigine.
Un'impressione che si può provare solo di fronte all'abisso, al vuoto di un
precipizio senza fine. Non è un semplice, e lunghissimo, elenco di omicidi di
carabinieri, poliziotti, magistrati, politici, giornalisti, sacerdoti e cittadini. È un
fiume di sangue che percorre la nostra Storia. Un massacro sul quale si fonda
e vive la nostra Repubblica. Chiudete gli occhi e pensate a questi uomini e
donne che hanno sacrificato la vita per lo Stato. E immaginate il loro ruolo
nella guida della Nazione, se fossero ancora in vita. Borsellino presidente
della Repubblica, Falcone ministro della Giustizia, Don Puglisi cardinale,
Ambrosoli presidente del Consiglio, Fava direttore del Corriere della Sera.
Poi aprite gli occhi e vedete la realtà desolante di prescritti, mafiosi, condannati
in Parlamento e dell'informazione in mano ai loro servi. Vi chiederete
perché, in così tanti, hanno dato la vita. Cosa li ha spinti. Io credo che la loro
coscienza li abbia costretti a farlo. Non avevano semplicemente altra scelta.
Non potevano voltarsi da un'altra parte. Molti sapevano di essere condannati.
In questo simili al Cristo dei Vangeli che accettava il martirio, pur potendo
sfuggirvi. Gli onesti sono tollerati solo se non denunciano il Sistema, quella
galassia di criminalità organizzata, massoneria deviata e corruzione politica
che governa l'Italia. Fino a ieri in modo occulto, oggi in modo sfacciato,
plateale. Il Sistema agisce nei confronti degli onesti per gradi. Prima cerca di
comprarli, poi li minaccia. Se fallisce, allora li isola e se questo non è
sufficiente, dopo averli isolati, li uccide. L'isolamento da parte delle istituzioni
e dei media è il campanello d'allarme. L'ultima chiamata. Centinaia di persone
lo hanno sentito e hanno tirato dritto. A loro dovrebbero essere intitolate le
vie e le piazze d'Italia. Quelle che i politici vogliono dedicare al latitante
Bettino Craxi. Davanti a Montecitorio ci dovrebbe essere una lapide con i
loro nomi in caratteri d'oro, in ordine alfabetico. Il mio augurio per il 2009 è
di non lasciare perdere, di non lasciare più perdere nulla. Nessuno è al di
sopra della legge e i delinquenti vanno chiamati solo con il loro nome. Non
voltatevi più dall'altra parte, ma solo dalla vostra parte. I Santi Laici, da lassù,
vi daranno una mano.
"No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che
tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere…". Dalla lettera di
Giacomo Ulivi, partigiano, assassinato dai fascisti nella Piazza Grande di
Modena il 10 novembre 1944.
Beppe Grillo
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