Si trattava di una loggia massonica appartenente al Grande Oriente d’Italia. A differenza di altre logge la P2 era una loggia coperta, segreta. A capo di Propaganda Due c’era il Gran Maestro Licio Gelli.
Il 17 marzo 1981, durante una perquisizione, viene rivenuta nella sua villa di Arezzo, Villa Wanda, la lista con i nomi degli alti ufficiali delle forze armate e di funzionari pubblici affiliati alla loggia P2.Dentro la lista ci sono molti nomi: da Vittorio Emanuele di Savoia a Silvio Berlusconi. Da Antonio Amato a Maurizio Costanzo.
Militari, giornalisti, politici, uomini dello spettacolo. Ci sono proprio tutti. Una sorta di Stato nello Stato.
Militari e forze dell'ordine: 208, Uomini politici: 67, Dirigenti ministeriali: 52, Dirigenti di banche: 49, Industriali: 47, Medici: 38, Docenti universitari: 36, Commercialisti: 28, Avvocati: 27, Dirigenti industriali: 23, Giornalisti: 27, Magistrati: 18, Imprenditori: 18. Liberi professionisti: 17, Presidenti di Società private: 12, Dirigenti di Società pubbliche 12, Attività varie: 12, Segretari particolari di politici 11, Associazioni varie: 10, Enti assistenziali e ospedalieri: 10, Funzionari regionali: 7, Dirigenti comunali: 8, Presidenti di Società pubbliche 8, Sindacalisti: 2, Diplomatici: 9, Provveditori agli studi: 2, Commercianti: 1, Consulenti finanziari: 4, Compagnie aeree: 8, Editori: 4 Dirigenti editoriali: 6, Scrittori 3, Dirigenti rai-tv: 10, Compagnie di assicurazione: 6, Architetti: 7, Notai: 4, Antiquari: 6, Direttori di Alberghi: 4
953 nomi.
Alcuni di loro sono ancora presenti nella vita politica e pubblica italiana:
Berlusconi Silvio (tessera n.1816): deputato di Forza Italia.
Cicchitto Fabrizio (tessera n.2232): deputato e vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, nonchè editorialista de Il Giornale.
Ciuni Roberto (tessera n.2101): collaboratore de Il Giornale e Panorama.
Costanzo Maurizio (tessera n.1819): conduttore di Buona Domenica e de Il diario su Canale 5 nonché consulente per La 7.
Croce Giuseppe (tessera n. 2071): Giudice per le Indagini Preliminari a Roma.
De Carolis Massimo (tessera n.1815): avvocato, amico di Siniscalco, attuale esponente di Forza Italia.
Donelli Massimo (tessera n. 2207): attuale direttore di TV Sorrisi e Canzoni (Gruppo Mediaset).
Fiori Publio (tessera n. 1878): deputato di AN.
Gervaso Roberto (tessera n. 1813) : aveva una rubrica fissa su Rete 4 (Peste e corna) e sul Messaggero.
Manca Enrico (tessera n. 2148): dirige l'associazione "Pol-Is" per il "rinnovamento della politica e della democrazia". Attualmente nelle file della Margherita.
Martino Antonio (aveva presentato domanda scritta di affiliazione, non fecero in tempo ad approvare il suo ingresso nella P2): ex Ministro della Difesa.
Memmo Roberto (tessera n. 1651): avvocato e finanziere dirige la "Fondazione Memmo per l'arte e la cultura".
Mosca Paolo (tessera n.2100): oggi direttore del rotocalco Vip e titolare di rubrica fissa quotidiana su Unomattina, in Rai.
Nebiolo Gino (tessera n. 2097): attuale giornalista del Foglio di Ferrara e del Giornale di Sicilia.
Picchioni Rolando (tessera n.2095): attuale segretario della Fondazione del Libro di Torino (ente organizzatore del Salone del Libro) e direttore esecutivo del World Political Forum. Rizzoli Angelo (tessera n. E.19.77): attuale produttore di cinema/ tv per Rai e Mediaset. Savoia Vittorio Emanuele (tessera n. 1621): mediatore d'affari.
Selva Gustavo (tessera n.1814): deputato di An, attuale presidente della Commissione Esteri.
Sensini Alberto (piduista "interruptus", come Antonio Martino): giornalista del Gazzettino.
Trifone Trecca Fabrizio (tessera n. 1748): titolare di rubrica fissa di medicina "Vivere bene" su Rete 4.
Valori Giancarlo Elia (fascicolo n. 0283, espulso dallo stesso Gelli): Presidente della Società Italiana Autostrade e del consorzio di telefonia "Blu" e attuale Presidente dell'Unione Industriale di Roma. (da Avvenimenti del 8/4/2005)
L’ombra della P2 è su tutti i misteri italiani.
Ecco dove la sigla massonica di Licio Gelli appare nei documenti della magistratura:
-Strage del treno Italicus
- strage di Bologna
- strage di Ustica
- strage di Piazza Fontana
- strage del rapido 904
- omicidio Calvi
- omicidio Pecorelli
- omicidio Olof Palme
- omicidio Semerari
- colpo di stato militare in Argentina
- tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese
- tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti
- caso dei dossier illegali del SIFAR
- operazione Minareto
- falso rapimento Sindona
- tentativo di depistamento durante il rapimento Moro
- rapimento Bulgari
- rapimento Ortolani
- rapimento Amedeo
- rapimento Danesi
- rapimento Amati
- rapporti con la banda della Magliana
- rapporti con la banda dei marsigliesi
- inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo
- riciclaggio narcodollari (caso Locascio)
- caso Cavalieri del Lavoro di Catania
- fuga di Herbert Kappler
- crack Sindona
- crack Banco Ambrosiano
- crack Finabank
- scandali finanziari legati allo IOR
- caso Rizzoli-Corriere della Sera
- caso SIPRA-Rizzoli
- scandalo dei Petroli
- caso M. Fo. Biali
- caso Eni-Petronim
- caso Kollbrunner
- cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer
- cospirazione politica di Raffaele Giudice
- cospirazione politica di Pietro Musumeci
- cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna
- finanziamenti Fiat alla massoneria
Nel 2003 il sito Repubblica.it pubblica un’intervista a Licio Gelli durante la quale egli afferma, parlando della situazione politica italiana che “Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa. Tutto nel piano di Rinascita, che preveggenza, è finita proprio come dicevo io".
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